Sono tre le parole d’ordine che i Salesiani usano per questo importante compleanno, come riporta don Wieslaw: riconoscenza, rinnovamento e ritorno ai giovani. “Siamo riconoscenti a generazioni di laici e benefattori, alle autorità civili e religiose e a tutta la Famiglia Salesiana che ha sostenuto questa opera – ha spiegato don Wieslaw – Prima ancora degli eventi che faremo, riscoprire la nostra identità di fondo con questo giubileo vuole essere un ringraziamento. Rinnovamento: vorremmo rinnovare la nostra fedeltà a Don Bosco, ma anche rinnovare noi stessi, per rispondere alle sfide dei giovani di oggi, anche durante la pandemia. Ritorno ai giovani: vorremmo tornare veramente ai giovani. Questo giubileo è il mezzo per farci prossimi ai giovani, perché sentiamo di avere una grande responsabilità a Perugia ma anche verificare se la nostra presenza e le nostre attività sono al servizio dei giovani più poveri. C’è infatti una grande povertà morale, valoriale e spirituale”.
Le tappe della presenza salesiana a Perugia sono tre. La prima è iniziata in anticipo rispetto all’arrivo a Perugia, quando nel 1915 già esisteva in città un gruppo di Salesiani Cooperatori. “Hanno avuto – spiega il sacerdote – il grande merito di aver preparato l’arrivo dei salesiani in città. Sono stati da sempre presenti nell’opera salesiana con una grande qualità carismatica. Hanno molto insistito perché la presenza degli eredi di Don Bosco a Perugia diventasse realtà. Altro grande lavoro è stato fatto dal gruppo degli Exallievi degli Istituti Salesiani di Gualdo Tadino e di Trevi, che si erano costituiti in associazione nel 1920. Sono stati loro ad accogliere a Perugia i primi tre salesiani il 2 ottobre 1922. Una seconda tappa è contrassegnata dall’arrivo salesiani al Collegio Penna Ricci, fino al 1958. Il Collegio ha formato generazioni di perugini. Grazie a loro, l’influenza salesiana a Perugia è stata molto significativa. Il terzo periodo inizia con il 1958, quando i salesiani si trasferiscono nell’attuale sede in Via Pellini. La nuova sede ospiterà la Scuola media, i campi sportivi e il Liceo”.
Nel 1981, esattamente 40 anni fa, nasceva poi il Centro di Formazione Professionale. Gli spazi ricreativi furono completatati con una nuova palestra. La Polisportiva Don Bosco ha continuato a crescere fino a raggiungere oggi il numero di circa 350 tesserati. Dopo la chiusura della Scuola, l’Istituto è stato trasformato in Residenza Universitaria che oggi ospita una trentina di studenti.
“Oggi abbiamo un grande desiderio di continuare ad essere presenti in mezzo ai giovani e siamo consapevoli che dovremo rimodulare la nostra proposta educativa per poterli raggiungere – prosegue don Wieslaw – Siamo di fronte ad un mondo che in pochi mesi è cambiato completamente. Già stiamo lavorando, incontrandoci con le istituzioni per capire che offerta possiamo dare alla città. Ci stiamo muovendo per i nuovi progetti, per continuare nel nostro servizio educativo. Questa situazione è un tempo favorevole per dedicare tempo ed energie a una riflessione seria sul futuro della nostra proposta educativa ai giovani della città di Perugia”.
Fonte: Perugia Today
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