Per Santi “i giovani sono semplicemente giovani. Sono figli del loro e del nostro tempo. Le nuove situazioni socio-educative e i fenomeni che toccano la condizione giovanile attuale (nuova concezione del tempo libero, nuove forme di partecipazione, mancanza di punti di riferimenti, frammentazione, secolarizzazione…) richiedono un costante aggiornamento nei nuovi areopaghi giovanili, quali possono essere i nostri centri”.
“Le due Ispettorie – afferma – hanno sviluppato dei piani formativi. Un fatto verificabile sono le generazioni di giovani che, dopo aver passato una tappa della loro vita in una scuola o centro giovanile salesiano, hanno appreso, insieme al proprio valore, quegli strumenti sociali, quel senso di impegno… che li rendono un lievito nella massa, nelle entità pubbliche, come in quelle ecclesiali”.
“La Confederazione dei Centri Giovanili di Don Bosco – prosegue descrivendo la realtà spagnola – è nata il 12 maggio 1991 per offrire più canali legali, attraverso le Federazioni dei Centri Giovanili, e maggiore partecipazione, più risorse tecniche, economiche, formazione, supporto…”. In Spagna oggi esistono 9 federazioni regionali: “Don Bosco de Galicia”, “Bosko Taldea”, “Don Bosco Castilla y León”, “Valdoco”, “El Patio”, “Don Bosco de Cataluña”, “Don Bosco de Murcia”, “Don Bosco Valencia” e “Main Aragón”.
Parla del volontariato e sottolinea: “Penso che sia una delle possibili forme di collaborazione. Senza dubbio vale la pena fare volontariato… L’animazione, l’impegno, sono basati su motivazioni di grande impatto umano, sociale e di fede (se uno è credente). Non dimentichiamo che il volontariato è il motore della trasformazione sociale, e che come volontari cristiani stiamo costruendo il Regno di Dio, un regno di umanità e felicità”.
“Don Bosco – termina – ci chiede di continuare a spronare i giovani con creatività, di andare nelle periferie, di dare loro il meglio che abbiamo, che è un messaggio molto semplice: ‘Dio ti ama’ e vale la pena vivere seguendo il cammino del Vangelo. E Don Bosco concluderebbe dicendoci: ‘Avanti, sempre Avanti!’”