SIAMO NOI DON BOSCO, OGGI
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07 Marzo 2025

IL MESSAGGIO DEL VICARIO DEL RETTOR MAGGIORE, Don Stefano Martoglio

Cari amici e lettori, membri della Famiglia Salesiana, nel saluto di questo mese mi concentrerò su un importantissimo evento che sta vivendo la Congregazione Salesiana: il 29° Capitolo Generale. Nel cammino della Congregazione Salesiana ogni sei anni si compie questa assise, la più importante che possa vivere la Congregazione.

Molte cose fanno parte della nostra vita, e molti eventi importanti questo anno giubilare ci sta donando; desidero però concentrarmi su questo perché, anche se apparentemente è lontano da noi, riguarda tutti noi.

Don Bosco, il nostro Fondatore, era consapevole che non tutto sarebbe finito con lui, ma che il suo sicuramente sarebbe stato solo l’inizio di un lungo cammino da percorrere. A sessant’anni, un giorno del 1875, disse a don Giulio Barberis, uno dei suoi più stretti collaboratori: “Tu porterai a termine il lavoro che sto iniziando; io farò gli schizzi, tu disegnerai i colori [...] Farò una copia approssimativa della Congregazione e lascerò a quelli che verranno dopo di me il compito di renderla bella”.

Con questa felice e profetica espressione, Don Bosco disegnava il cammino che tutti siamo chiamati a compiere; ed in forma massima sta compiendo il Capitolo Generale dei Salesiani di Don Bosco in questi tempi a Valdocco.

La profezia delle caramelle

Il mondo di oggi non è quello di Don Bosco, ma c’è una caratteristica comune: è un tempo di profonde mutazioni. L’umanizzazione completa, equilibrata e responsabile nelle sue componenti materiali e spirituali era il vero obiettivo di Don Bosco. Si preoccupava di riempire lo “spazio interiore” dei ragazzi, formare “teste ben fatte”, “cittadini onesti”. In questo è quanto mai attuale. Il mondo oggi ha bisogno di Don Bosco.

All’inizio, per tutti c’è una domanda molto semplice: «Vuoi una vita qualunque o vuoi cambiare il mondo?» Ma si può ancora parlare di mete e di ideali, oggi? Quando smette di correre il fiume diventa una palude. Anche l’uomo.

Don Bosco non ha smesso di camminare. Oggi lo fa con i nostri piedi.

Aveva una convinzione riguardo ai giovani: «Questa porzione la più delicata e la più preziosa della umana società, su cui si fondano le speranze di un felice avvenire, non è per se stessa di indole perversa... perché se accade talvolta che già siano guasti in quella età, il sono piuttosto per inconsideratezza, che non per malizia consumata. Questi giovani hanno veramente bisogno di una mano benefica, che prenda cura di loro, li coltivi, li guidi...»

Nel 1882 in una conferenza ai Cooperatori a Genova: «Col ritirare, istruire, educare i giovanetti pericolanti si fa un bene a tutta la società civile. Se la gioventù è bene educata avremo col tempo una generazione migliore». È come dire: solo l’educazione può cambiare il mondo.

Don Bosco aveva una capacità di visione quasi spaventosa. Non dice mai “finora”. Ma sempre “d’ora in poi”.

Guy Avanzini, eminente professore di Università, continua a ripetere: «La pedagogia del Ventunesimo secolo sarà salesiana, o non sarà».

Una sera del 1851, da una finestra del primo piano, Don Bosco gettò tra i ragazzi una manciata di caramelle. Si accese una grande allegria, e un ragazzo vedendolo sorridere alla finestra gli gridò: «O Don Bosco, se potesse vedere tutte le parti del mondo, e in ciascuna di esse tanti oratori!».

Don Bosco fissò nell'aria il suo sguardo sereno e rispose: «Chissà che non debba venire il giorno in cui i figli dell’oratorio non siano sparsi davvero per tutto il mondo».

Guardare distante

Ma cosa è un Capitolo Generale? Perché occupare queste righe su un tema che è specificamente della Congregazione Salesiana?

Le Costituzioni di vita dei Salesiani di don Bosco, all’articolo 146, così definiscono il Capitolo Generale: “Il Capitolo generale è il principale segno dell’unità della Congregazione nella sua diversità. È l’incontro fraterno nel quale i salesiani compiono una riflessione comunitaria per mantenersi fedeli al Vangelo e al carisma del Fondatore e sensibili ai bisogni dei tempi e dei luoghi.

Per mezzo del Capitolo generale l’intera Società, lasciandosi guidare dallo Spirito del Signore, cerca di conoscere, in un determinato momento della storia, la volontà di Dio per un migliore servizio alla Chiesa”.

Il Capitolo Generale non è quindi un fatto privato dei Salesiani consacrati, ma un’importantissima assise che tutti ci riguarda, che tocca tutta la Famiglia Salesiana e coloro che hanno Don Bosco dentro di loro, perché al centro ci sono le persone, la missione, il carisma di don Bosco, la Chiesa e ciascuno di noi, di voi.

Al centro c’è la fedeltà a Dio e a Don Bosco, nella capacità di vedere i segni dei tempi e dei differenti luoghi. Fedeltà che è un continuo movimento, rinnovamento, capacità di guardare lontano e di tenere, allo stesso tempo, i piedi ben piantati per terra.

Per questo si sono radunati circa 250 salesiani, da ogni parte del mondo, per pregare, pensare, confrontarsi e guardare distante…in fedeltà a Don Bosco.

E poi dalla costruzione di questa visione, eleggere il nuovo Rettor Maggiore, il successore di Don Bosco e il suo Consiglio Generale.

Non è una cosa fuori dalla tua vita, caro amico o amica che leggi, ma dentro la tua esistenza e nel tuo “affetto” a Don Bosco. Perché dirti questo? Perché tu accompagni tutto questo con la tua preghiera. La preghiera allo Spirito Santo che aiuti tutti i capitolari a conoscere la volontà di Dio per un migliore servizio alla Chiesa.

Penso che il CG29, ne sono certo, sarà tutto questo. Un’esperienza di Dio per ripulire altre parti dello schizzo che Don Bosco ci ha lasciato, come sempre è stato fatto in tutti i Capitoli Generali della storia della Congregazione, sempre fedeli al suo disegno.

Sicuri che anche oggi possiamo continuare a essere illuminati per essere fedeli al Signore Gesù nella fedeltà al carisma originale, con i volti, la musica e i colori di oggi.

Non siamo soli in questa missione e sappiamo e sentiamo che Maria, la Madre Ausiliatrice dei cristiani, l’Ausiliatrice della Chiesa, modello di fedeltà, sosterrà i passi di tutti noi.

InfoANS

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