In primo luogo il Gran Cancelliere UPS, presiedendo l’Eucaristia nella chiesa di Santa Maria della Speranza, ha esortato il corpo accademico a fare cultura “partendo dalla debolezza”, cioè schivando qualsiasi tentazione di superbia intellettuale. Si tratta, cioè, di essere per allievi e giovani, “maestri capaci di accompagnare con vera intelligenza”, quella che permette di “vedere e contemplare… dentro e oltre… le cose che Dio ha preparate per coloro che lo amano”.
Poi ha indicato la necessità di aprire nuovi percorso di ricerca – di “apologetica originale”, ha detto citando la Evangelii Gaudium del Papa – per riprendere il discorso su Dio e la religione nei confronti di un mondo che non capisce più le tradizionali spiegazioni.
Successivamente ha ribadito un aspetto propriamente salesiano dell’educazione: fare cultura “con” gli allievi e “in mezzo” agli allevi. In tal senso il Rettor Maggiore ha potuto sottolineare il tema a lui caro – e infatti prescelto anche per la Strenna del prossimo anno – dell’ascolto e dell’accompagnamento di tutti i tipi di studenti, “quelli che si trovano all’avanguardia, ma anche a quelli che restano ai margini e ai confini della società”.
Infine, ha brevemente accennato anche all’importanza di educare e “fare cultura” percorrendo la via della bellezza, quella bellezza cristiana che sempre affascina e sa fare discepoli.
Il successivo atto accademico, realizzato presso la sede dell’ateneo, è stato caratterizzato dal contributo della professoressa Hilligje Van’t Land, Segretario Generale della “Associazione Internazionale delle Università (IAU) – UNESCO”.
“Entro il 2030 bisogna assicurarsi che tutti gli studenti acquisiscano la conoscenza e le competenze che servono per promuovere uno sviluppo sostenibile e che includono i diritti umani, l’uguaglianza di genere, la promozione della diversità culturale e il contributo della cultura ad uno sviluppo sostenibile” ha sottolineato la prof.ssa Van’t Land, che nella sua prolusione ha manifestato diversi punti di contatto con quanto proposto dal Rettor Maggiore: anch’essa, infatti, ha rimarcato la necessità di “valorizzare tutti i nuovi approcci di insegnamento e di ricerca” e il ruolo centrale degli studenti “come attori del cambiamento”.
Da ultimo, il Rettore Magnifico dell’UPS, don Mauro Mantovani ha espresso profonda soddisfazione per la presenza di numerose autorità all’inaugurazione, tra cui i Rettori di molte università romane, e al fianco di Don Á.F. Artime, nei vari momenti, oltre al suo Segretario, don Horacio López, i membri del Consiglio Generale don Francesco Cereda (Vicario del Rettor Maggiore), don Fabio Attard (Pastorale Giovanile) e il sig. Jean Paul Muller, SDB (Economo Generale).
In particolare don Mantovani ha ringraziato per la partecipazione Don Á.F. Artime e don Rossano Sala, Segretario Speciale del Sinodo dei Vescovi in corso in questi giorni, i quali lavorano in quell’assise insieme a numerosi exallievi o decenti dell’UPS. “Tutto questo – ha concluso don Mantovani – rappresenta per noi un ulteriore stimolo ad offrire il nostro specifico apporto di riflessione, di ricerca e di progettualità, di servizio culturale e formativo, in una prospettiva sempre più sinergica e collaborativa”.