Il viaggio Apostolico di Papa Francesco in Georgia prevede l’arrivo a Tbilisi nel primo pomeriggio, la visita di cortesia al Presidente della Repubblica, Giorgi Margvelashvili, e l’incontro con le autorità, società civile e corpo diplomatico.
A seguire l’incontro privato con Ilia II, Catholicos e Patriarca di tutta la Georgia, nel Palazzo del Patriarcato, l’incontro con circa 300 rappresentanti della comunità assiro-caldea: un “incontro spirituale” animato da canti e preghiere in aramaico, oltre all’orazione del Papa per la pace in Siria e Iraq.
Il giorno successivo, Papa Francesco celebrerà la Messa nello stadio M. Meskhi insieme alla comunità cattolica della Georgia, circa il 2,5% su 5 milioni di abitanti. Subito dopo, Bergoglio incontrerà sacerdoti, religiosi, seminaristi nella suggestiva Chiesa dell’Assunta e parlerà a braccio rispondendo alle testimonianze di un sacerdote armeno cattolico, un giovane, un seminarista e una madre di famiglia.
Ancora un incontro, nel pomeriggio, con 700 tra operatori delle Opere di carità della Chiesa e i loro assistiti, davanti al Centro assistenza gestito dai Camilliani; poi la visita nella cattedrale patriarcale di Svetitskhoveli, “fulcro spirituale” dell’intera nazione. Francesco si congeda da Tbilisi la domenica mattina per volare a Baku, in Azerbaigian. Uno Stato laico, questo, con 9 milioni di abitanti, dove la comunità cattolica è pari ad un piccolo gruppo di un centinaio di persone. Con loro, il Papa celebrerà la Messa nella Chiesa dell’Immacolata nel Centro Salesiano.
Sono i salesiani, infatti, a portare avanti la Prefettura apostolica del Paese, sostenuta anche da opere missionarie come quelle delle Figlie di Marie Ausiliatrice e delle suore di Madre Teresa. Sempre con i Salesiani e con il seguito (oltre a Parolin e Becciu, anche i cardinali Koch e Sandri, e un cameriere di Santa Marta, in rappresentanza del personale vaticano), Papa Francesco trascorrerà il pranzo. Dopo una breve pausa, presenzierà alla cerimonia protocollare di benvenuto nel Palazzo Presidenziale di Ganjlik, dove, poco dopo, avrà luogo la visita di cortesia al presidente della Repubblica di Azerbaigian, Ilham Aliev.
La visita del Papa proseguirà al Monumento ai caduti per l’indipendenza, dove deporrà una corona di fiori, e al centro “Heydar Aliyev” realizzato nel 2014 dall’archistar Zaha Hadid, per incontrare le autorità e firmare col presidente il Libro d’Onore. Percorrendo un breve tragitto di 8 km, il Santo Padre si sposterà infine nella Moschea “Heydar Aliyev” per l’incontro interreligioso con lo Sceicco e i rappresentanti dalle diverse comunità religiose. Il viaggio si concluderà con la cerimonia di congedo nell’aeroporto di Baku, alle 19.