La mattinata è iniziata con la Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Gran Cancelliere dell’UPS e Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime. Era presente anche don Ivo Coelho, Consigliere Generale per la Formazione dei Salesiani.
“Iniziamo un anno accademico particolare, speciale, mentre una pandemia globale continua a scuotere le nostre sicurezze” ha detto il Rettor Maggiore nell’omelia. L’invito che Don Á.F. Artime ha rivolto a una rappresentanza della comunità accademica, contingentata in rispetto delle norme anti-Covid-19, è stato quello di mantenere “uno sguardo profondo e non superficiale” perché “la posta in gioco è molto alta. Non bastano slogan o frasi ad effetto” per superare questo momento di emergenza. “Se c’è un rischio che dovremo evitare come Comunità educativa universitaria, è quello di lasciarci toccare da un altro virus molto pericoloso e attuale: l’individualismo”.
Quindi, ha concluso: “Per vincerlo non dobbiamo isolarci nel nostro orticello, ma, come proposto quest’anno, unendo le forze, condividendo e facendo un percorso di convergenza non solo attraverso le nuove tecnologie e le reti sociali, ma mediante la costruzione di relazioni umane autentiche e ispirate al Vangelo”.
Successivamente, nell’aula Paolo VI, ha avuto luogo l’atto accademico dell’inaugurazione. Diverse le autorità religiose, civili e militari presenti in sala come il card. Giuseppe Versaldi, Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, il dott. Angelo Tanese, Direttore Generale dell’ASL Roma1 e il dott. Stefano De Luca, dirigente ASL Roma1, Dessi’ Eugenio, Generale di Brigata dell’Esercito Italiano, Michele Bosco, Colonnello della Guardia di Finanza, Luigi Cinque, Maggiore del Reparto Sanità della Guardia di Finanza, Manuel Grasso, Capitano Comandante della Compagnia CC Montesacro e il dott. Paolo Ruffini, Prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede.
Dal palco la Sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha sottolineato l’importanza, sul territorio romano, dell’Università Pontificia Salesiana definita “un luogo di formazione umana e professionale in cui i giovani hanno il privilegio di vivere un clima di forte interculturalità e internazionalità”. La Sindaca ha evidenziato la particolarità dell’Inaugurazione dovuta alle limitazioni di questo momento di pandemia e sull’emergenza sanitaria ha commentato: “Non mi stancherò mai di citare le parole di Papa Francesco dette in una Piazza San Pietro deserta: ‘nessuno si salva da solo’. Infatti, solamente uniti possiamo uscire da questo periodo”.
Claudio Di Berardino, Assessore della Regione Lazio per il Lavoro, Formazione, Scuola e diritto allo studio universitario, ha evidenziato il “fermento culturale, la condivisione, la crescita personale e collettiva” che caratterizzano l’Ateneo Salesiano. Ha ribadito con forza la necessità di attuare nuovi modelli di sviluppo e garantire il diritto allo studio universitario, “per non permettere al virus di scoraggiare le iscrizioni o incoraggiare l’uscita dai percorsi di studi”.
La Ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, in seguito ha parlato di umanesimo integrale e di “vocazione alla scelta formativa”; una vocazione educatrice che interpella tutti e che caratterizza gli ottant’anni di storia dell’istituzione salesiana. “Oggi questa Università ci consegna un contributo straordinario” perché nel tempo “l’educazione cattolica e la ricerca hanno saputo costruire un volto di umanità e consapevolezza per l’intera società”. E ha poi tenuto a sottolineare l’importanza, anche nel mondo scientifico, del “volto generativo femminile, una sfida per garantire le pari opportunità” nel Paese.
Il Rettore dell’Università, il prof. don Mauro Mantovani, come da tradizione ha poi tenuto la relazione che ha ripercorso le attività e gli obiettivi perseguiti nell’anno appena concluso. “Il nostro 80.mo compleanno, celebrato il 3 maggio 2020, certo è risultato assai diverso da come lo avevamo immaginato e preparato, ma è stata una gioia e consolazione la solidarietà e l’affetto che ci sono stati espressi da tanti… Anche con gesti straordinari e creativi”. Ma da un grande male sono venute anche delle cose buone: sviluppo di sinergie con altre università, sperimentazione della didattica online come “forma integrativa”, e la devoluzione delle risorse risparmiate dagli eventi saltati agli studenti più bisognosi, specie quelli le cui famiglie sono state maggiormente colpite dall’emergenza.
Tra gli eventi degni di maggior nota dall’anno accademico passato il Rettore Magnifico dell’UPS ha sottolineato le Convenzioni di cooperazione che si sono siglate, a livello di Università, con la Guardia di Finanza e con l’Università e il Politecnico di Torino; e ha citato la promulgazione da parte del Gran Cancelliere degli Statuti e dell’Ordinamento degli Studi rinnovati dell’UPS. Un ricordo commosso è stato infine dedicato a don Grzegorz Jaskot, vittima di Covid-19, e don Carlo Nanni, Rettor Emerito UPS, scomparso nello scorso luglio.
Infine ha avuto luogo la Prolusione dell’Atto accademico, affidata alla prof.ssa Marica Branchesi, astrofisica e docente del Gran Sasso Science Institute de L’Aquila. “Le scoperte di oggi sono collettive”, frutto della collaborazione di “scienziate e scienziati di tutto il mondo che hanno saputo abbattere le barriere e hanno capito che la diversità è un valore. È costruendo ponti e non muri che si realizzano questi grandi avanzamenti della conoscenza”. Recuperando il tema dell’Inaugurazione, la prof.ssa Branchesi ha sottolineato che solo una “ricerca condivisa e inclusiva determina una crescita interiore e della società”.
Dopo un intermezzo musicale a cura dell’“Accademia degli Ostinati” e la premiazione di alcuni docenti e studenti, il Gran Cancelliere dell’Università e Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime, ha aperto ufficialmente l’Anno Accademico 2020/2021.
Guarda il video dell’Atto accademico.
Fonte: Unisal
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