Oggi più che mai siamo testimoni dell’importanza dei professionisti della salute. La vita di Zatti insegna che l’assistenza sanitaria è un atto di grande amore, e che di fronte alle avversità dobbiamo fare tutto ciò che è umanamente possibile, sapendo che Dio non ci abbandona mai.
Quello che viene diffuso rappresenta la prima opera narrativa cinematografica salesiana realizzata in Argentina, prodotta dal Bollettino Salesiano nazionale con il sostegno delle due Ispettorie salesiane in Argentina, la Procura Missionaria Salesiana di Madrid, Spagna, e i salesiani di Don Bosco a livello mondiale.
Il film, della durata di trenta minuti, uscirà ufficialmente giovedì 11 giugno alle 20:00, ora argentina (UTC-3), gratuitamente sul canale YouTube del Bollettino Salesiano argentino. La lingua originale è lo spagnolo, con sottotitoli disponibili in inglese, italiano, portoghese, polacco e francese.
“Questo momento storico che stiamo attraversando ci invita ad essere creativi e a non arrenderci. La figura del salesiano coadiutore Artemide Zatti assume una dimensione particolare per il suo carisma e l’attenzione ai più poveri tra i malati. E la sua storia ci ispira ad affrontare le difficoltà con fede e speranza”, scrivono i produttori del film: “Zatti, fratello nostro”.
L’idea originale appartiene ai salesiani don Ricardo Cámpoli e don Pedro Narambuena. Nel corso del 2018, Cámpoli, laureato in Produzione e Regia audiovisiva, ha scritto la sceneggiatura, mentre l'équipe del Bollettino Salesiano dell’Argentina, l’organo nazionale di comunicazione dell'opera di Don Bosco, ha svolto i compiti di pre-produzione. Le riprese sono iniziate il 25 marzo 2019. Al progetto ha lavorato un gruppo di 50 persone, tra cui l’équipe del Bollettino Salesiano, tecnici audiovisivi, attori e attrici.
Fin dall’inizio la pellicola ha avuto il sostegno del Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime, e rappresenta una pietra miliare per la comunicazione sociale salesiana in Argentina.
Questa produzione motiva a conoscere la santità e la spiritualità del Beato Artemide Zatti. La sua esperienza di infermiere e religioso permettono di conseguire uno sguardo rinnovato in risposta all’impegnativo compito di essere attenti alla vita degli altri.
“Che don Zatti, l’infermiere dei più poveri, accompagni tutti coloro che oggi soffrono per la crisi di Covid-19 che stiamo vivendo, e che tutti noi possiamo avere una speranza più forte nel nostro buon Dio”, concludono i produttori