Ogni anno ragazzi ed educatori s’incontrano per riflettere sul lavoro educativo svolto nelle diverse opere salesiane. L’Opera Don Bosco di Ayacucho, che festeggia 75 anni di esistenza, è il luogo in cui si sviluppa il 10° Incontro di Giovani ed Équipe di assistenza per i bambini e gli adolescenti a rischio, cui partecipano in totale 93 persone: 36 docenti, tra religiosi e laici, e 57 adolescenti, provenienti da tutte le case salesiane del Perù.
Don Jorge Atarama, SDB, Responsabile della Rete delle Case Don Bosco, ha commentato che questo tipo di riunioni unisce ragazzi ed educatori “che riflettono sul lavoro educativo e professionale che deve essere realizzato per produrre un intervento professionale a vantaggio dei ragazzi”. Si tratta certamente di un compito delicato, “dal momento che molti di coloro che vengono alle case accoglienza, arrivano con gravi problemi personali, ai quali dobbiamo offrire un aiuto professionale”.
Da parte sua Giomara Yadira, un’adolescente dall’opera per ragazze “Lauritas” di Quebrada Honda, ha dichiarato: “quest’incontro mi ha fatto conoscere l’esperienza delle altre case di Don Bosco. La cosa più bella è che tutti lavoriamo per crescere come persona e con un’identità cristiana”. Mentre Enderson Rodríguez sottolinea che “spesso i ragazzi arrivano alle casa accoglienza con molti problemi, e questi incontri ci aiutano a capire in cosa manchiamo e come impegnarci per cambiare”.
“L’idea principale è rafforzare le équipe che servono i bambini e gli adolescenti ad alto rischio attraverso spazi di integrazione e di scambio di esperienze, che permettano di unificare i criteri di intervento”, ha sottolineato don Raul Acuña, che accompagna i ragazzi nell’opera salesiana del distretto di Breña-Lima.