“Questi 125 anni sono una testimonianza della forza del Sistema Preventivo di Don Bosco e di come i valori salesiani continuino a guidare il nostro cammino. Questo anniversario ci ha invitato a guardare al passato per rinnovare il nostro impegno per il futuro, sempre al servizio dei giovani e del Vangelo”, ha detto il Direttore e parroco presso l’opera.
Un anno indimenticabile
Le celebrazioni dell’anniversario erano iniziate con la cerimonia di apertura presieduta dal Superiore dell’Ispettoria “Spagna – Maria Ausiliatrice” (SMX), don Fernando Miranda, il 1° dicembre 2023, in cui venne affermato che “125 anni fa, noi salesiani siamo arrivati in questo luogo, inviati a gettare i semi del carisma salesiano in una terra di frutteti e campi… E questo carisma è ancora qui oggi, radicato e con molti frutti”.
Le celebrazioni sono proseguite con un pellegrinaggio alla Basilica della “Virgen de los Desamparados”, la Madonna degli Abbandonati, Patrona di Valencia, portando l’immagine di Sant’Antonio Abate, patrono della parrocchia salesiana. La festa di San Giovanni Bosco, il 31 gennaio, è stata segnata dalla gratitudine per questi 125 anni di “storia viva”, come recita il motto che ha accompagnato l’intero anno. Sono stati giorni in cui si sono ricordate con varie attività scolastiche le tappe fondamentali, i nomi e le persone che sono passate per questa casa salesiana e in cui si è dato e ricevuto il grazie alla città. Anche la celebrazione Ispettoriale che ha riunito tra le sue mura tutti i salesiani dell’Ispettoria SMX, il 17 febbraio 2024, ha messo in evidenza l’opera di vicinanza e di amore verso i più vulnerabili della presenza salesiana.
La visita dell’allora Rettor Maggiore, Card. Ángel Fernández Artime, è stata un evento importante per tutti i membri della comunità educativa pastorale, che hanno potuto celebrare una festa in spirito di famiglia con il X Successore di Don Bosco, dal 26 al 28 aprile. Come ha detto egli stesso nella circostanza: “I valori salesiani sono un faro per le giovani generazioni e una guida verso un futuro di speranza”.
Per chiudere l’anno scolastico, dal 28 al 30 giugno, i fedeli della parrocchia hanno visitato Barcellona per conoscere i luoghi dove è stato Don Bosco e per rinfrescare la loro identità e il loro carisma salesiano come continuatori di questa Storia Viva a Valencia.
Con la celebrazione dello scorso 1° dicembre, che ha segnato anche l’inizio dell'Avvento, la comunità educativo-pastorale di San Antonio Abad a Valencia chiude un anno di omaggio al passato, di vita piena nel presente e finalizzato a sostenere un futuro pieno di speranza, per una casa che è sempre stata e sarà sempre al servizio dei bambini e dei giovani della città di Valencia.
Gli umili inizi
Era il 28 novembre 1898, quando l’allora Ispettore della Spagna salesiana e futuro Rettor Maggiore Don Filippo Rinaldi diede inizio a quest’opera salesiana nel quartiere di Sagunto a Valencia. Una casa che, nata con umili origini, ha vissuto momenti importanti già dal decennio 1910-1920, grazie all’opera di salesiani come Guillermo Viñas, Direttore che impresse un’impronta profonda all’istituto. In seguito, dopo il buio della Guerra Civile, la casa riuscì a riprendere il suo instancabile servizio e nei decenni 1946-1966 – in collaborazione con l’Arcivescovo di Valencia, il salesiano Mons. Marcelino Olaechea – approfondì ulteriormente la sua azione pastorale.
Una casa salesiana completa
La scuola salesiana serve complessivamente 1.600 studenti, grazie al lavoro di 105 educatori e quasi 80 persone tra personale amministrativo e di servizio. La Piattaforma Sociale serve 300 persone in 11 progetti diversi, grazie a 60 educatori e 20 volontari. Il Centro giovanile “Amics”, ogni sabato, apre le sue porte a 518 bambini e adolescenti del quartiere, grazie alla dedizione gratuita di 72 animatori, giovani tra i 18 e i 25 anni.
Oggi l’opera è una casa salesiana completa, con molte attività e ambienti pastorali vivi e attivi e una serie di proposte volte all’educazione e all'evangelizzazione dei giovani (Itinerario di educazione alla fede, Sport educativo, Animazione professionale, Arte). Tutto questo, sempre nell’ottica e nello spirito di Don Bosco, per rendere i giovani buoni cristiani e onesti cittadini.
“San Antonio Abad” è, soprattutto, una casa che si concentra in modo particolare sulla cura dei ragazzi e delle ragazze in situazioni di maggiore vulnerabilità in tutti gli ambienti e, soprattutto, nei vari progetti sociali, ed ospita anche una serie di uffici ispettoriali e la sede della Fondazione “Iniciativa Solidaria Ángel Tomás” e dell’ONG “Bosco Global”.
E, per finire, nella parrocchia di San Antonio Abad ha sede anche la Confraternita che porta lo stesso nome, famosa in città per l’evento che organizza ogni 17 gennaio, e l’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA).
Fonte: Salesianos.info
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