I bambini vulnerabili hanno maggiori bisogni rispetto agli altri loro coetanei e al tempo stesso sono quelli che subiscono più violazioni dei loro diritti. Ogni bambino escluso rappresenta un’opportunità mancata. L’obiettivo di questo campo estivo è stato dunque quello di fornire una piattaforma esclusiva a questi bambini vulnerabili, per sviluppare le loro capacità produttive e creative, con una profonda attenzione ai valori socioculturali. Questo campo, improntato sullo sviluppo delle capacità, mirava infatti a creare consapevolezza sull’uguaglianza, la diversità e l’inclusione sociale, attraverso un’intensa formazione nel campo delle arti dello spettacolo.
Ad organizzare il campo è stato don John Christy, Delegato Ispettoriale di Pastorale Giovanile, in collaborazione con i salesiani della comunità di Ennore. Durante le giornate del campo sono state insegnate ai bambini dieci diverse forme d’arte, con l’aiuto di 15 volontari e 15 consulenti. Il campo d’arte è stato condotto con l’obiettivo di far apprendere ai piccoli alcune delle forme d’arte tipiche del Tamil Nadu, che affondano le loro radici nell’antichità e che vengono praticate ed eseguite ancora oggi con entusiasmo e devozione. I bambini sono stati così introdotti alle seguenti forme d’arte: teatro, paraiyattam, arti e mestieri, marionette, mimo, arti marziali occidentali e fusion, silambam, karakattam e oyilattam.
Questo campo ha anche fornito ai bambini una formazione sulle abilità di vita, offrendo loro una preziosa opportunità per sviluppare e mettere in pratica le abilità necessarie per la difesa e la promozione dei propri e altrui diritti. Sono state trasmesse loro le competenze che li trasformeranno in leader e cittadini responsabili della società futura.
All’inizio delle attività, i bambini sono stati divisi in dieci gruppi di 20 persone ciascuno e hanno potuto apprendere una disciplina particolare durante i cinque giorni successivi. Ogni giorno i bambini hanno trascorso sei ore nell’apprendimento di una forma d’arte e sono stati molto felici di conoscerle e apprenderle. Inoltre, la mattina e la sera i bambini venivano coinvolti in colloqui di orientamento per il loro benessere. Nel pomeriggio, i bambini avevano invece l’opportunità di imparare a ballare e a cantare, con l’aiuto dei chierici salesiani. I partecipanti, dunque, prendendo parte a diverse attività, hanno potuto sperimentare il tipico ambiente salesiano, fatto di allegria e creatività.
Il campo estivo si è concluso con una cerimonia di premiazione, svoltasi l’ultimo giorno. I bambini stessi hanno ospitato l’evento e mostrato le forme d’arte che avevano imparato, e tutti hanno potuto constatare un grande miglioramento nell’autostima, nelle prestazioni, nelle conoscenze e nelle abilità dei piccoli. Don Leo Joseph, salesiano, Direttore dell’opera “Don Bosco Surbai”, è stato l’ospite principale, mentre gli ospiti d’onore sono stati don Andrew Stephen, Direttore del “Don Bosco Anbu Illam”, don Nallayan Pancras, Direttore dell’Istituto Salesiano di Arti Grafiche (SIGA, in inglese) e don Joseph Franklin, Segretario Ispettoriale INM. La funzione è stata impreziosita dalla presenza dei salesiani responsabili dei vari gruppi e movimenti legati alla Pastorale Giovanile dell’Ispettoria INM. L’intero programma è stato inoltre trasmesso in diretta sul canale YouTube: Aflame ministry – DBICA.
“Don Bosco era un uomo di sogni, che ebbe il suo primo sogno all’età di nove anni e lo realizzò nella sua missione per i giovani poveri e abbandonati – scrive don Christy –. Siamo certi che le esperienze, le abilità e le forme d’arte apprese dai bambini durante il campo li aiuteranno a realizzare i loro sogni e a raggiungere i loro obiettivi”.
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