Nel discorso pronunciato per la circostanza, l’Ispettore ha evidenziato come fosse giunto il momento di ammodernare questa struttura sanitaria, per fornire un’assistenza sanitaria di qualità nel nome della Chiesa e della Congregazione Salesiana, seguendo così la logica dettata da Don Bosco. Inoltre, ha anche implorato la grazia e la bontà divine, senza le quali, ha spiegato, quest’opera non potrà mai svilupparsi.
Da parte sua, don Kaya ha spiegato nel dettaglio le tre fasi di questa modernizzazione e ha precisato che i lavori saranno eseguiti da un’impresa di costruzioni indiana. Proprio il responsabile dei lavori, intervenuto successivamente, alla presenza degli ingegneri e delle maestranze che realizzeranno l’opera, ha quantificato in 9 mesi il tempo per l’esecuzione del progetto.
Il dottor Franck Monga, medico responsabile del distretto sanitario di Lubumbashi, presente anch’egli alla cerimonia, ha dato riconoscimento al valore e al contributo del Policlinico “Afia Don Bosco” per la cittadinanza, e ha espresso la sua fiducia a nome della popolazione del suo territorio. E nel ringraziare i Salesiani di Don Bosco, ha affermato che l’Afia Don Bosco è un partner di qualità del governo congolese nel settore della sanità.
Costruito nel 1987, il Policlinico “Afia Don Bosco” è ancora oggi intimamente legato ai suoi valori: quelli di offrire un’assistenza sanitaria, con la migliore qualità possibile, agli abitanti della città di Lubumbashi, la seconda maggiore città della Repubblica Democratica del Congo.
Don Wilfried Mushagalusa, SDB