Don Maria Arokiam ha basato il suo discorso inaugurale sulla sfida profetica ai leader e su come molti di loro si lasceranno dietro una eredità da qui a cent’anni. Egli ha poi proseguito, presentando alcune delle forze significative, le preoccupazioni e la collaborazione della Famiglia Salesiana nella Regione Asia Sud. Ciascuna delle congregazioni ha poi presentato una breve relazione statistica, con molti suggerimenti per una maggiore efficienza della missione comune.
Tuttavia, il primo compito che l’assemblea si è assunto è stato di portare avanti la Carta della Missione della Famiglia Salesiana, redatta collettivamente dai membri della FS durante il Congresso svoltosi a Kolkata nel mese di Settembre 2015. Come parte di esso, il gruppo ha dato priorità a cinque aree dell’intera Carta, da attuare subito: il legame come famiglia, l’apostolato dei migranti, la pastorale familiare, l’impatto sulla sfera pubblica e, infine, l’acquisizione di una sana prospettiva ecologica.
Si è pure proposto di iniziare un “tavolo per migranti” nelle case che ospitano immigrati, di rendere disponibili per i migranti spazi per strutture spirituali e ricreative, di avviare un tavolo di orientamento professionale e di collocamento per assistere i giovani a sistemarsi bene nella vita, e di unirsi a campagne sociali basate sui valori.
C’è stata una seria riflessione sul generale attaccamento a edifici e strutture, che va a scapito del lavoro con i giovani. Durante la sessione aperta, c’è stato un caloroso appello da parte dei membri della Famiglia Salesiana a rispettarsi e a trattarsi come soci uguali, e a far sì che le relazioni abbiano la precedenza sulle questioni amministrative.