L’incontro, che si è svolto in modalità digitale, ha riunito 44 partecipanti: i membri già iscritti alla Scuola Salesiana di Comunicazione Sociale, appartenenti alle Ispettorie salesiane del Brasile, dei Paesi lusofoni di Angola e Mozambico, e della Comunità di Canção Nova, e anche altri ospiti invitati specialmente per questa specifica sessione, appartenenti alle équipe ispettoriali di Pastorale Giovanile.
“Una mano amica” per la trasmissione del Vangelo: così il relatore ha parlato della presenza della comunicazione nella vita dei giovani di oggi, da leggere in chiave umanistica, come insieme di pratiche socioculturali e di proiezioni dell’essere umano, che costituiscono un’esperienza che ha bisogno di essere accompagnata. La sfida, ha puntualizzato don García Morcuende, è annunciare la “buona novella” nella nuova cultura odierna in termini di comprensione simbolica: per la pastorale si tratta, in definitiva, di superare una comunicazione meramente informativa, per arrivare ad una dinamica in cui contano la reputazione e la testimonianza.
Dopo un’ora e mezza di contenuti significativi presentati dal Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, diversi salesiani e laici presenti hanno manifestato le loro considerazioni e sollevato alcune domande, occasione per ulteriori contributi da parte di don García Morcuende.
Don Nunes Ndumba, dell’Angola, ha messo in luce i legami tra pastorale giovanile, comunicazione e formazione. Lucas, salesiano dell’Ispettoria di Brasile-Porto Alegre, ha ricordato che i giovani che oggi entrano nella Congregazione sono già nativi digitali. Ana Cosenza, del Bollettino Salesiano del Brasile, ha commentato la saggezza comunicativa di Don Bosco, citata dal relatore della giornata. Monique Bueno, dell’Università Salesiana di Campo Grande, ha parlato delle metodologie attive nel protagonismo degli studenti. Cristóvão Marcelo ha ricordato il tema della Giornata Missionaria Salesiana 2022: “Comunicare Cristo oggi”. Paulo Thiago, analista delle comunicazioni della provincia di Brasile-Recife, ha offerto un suo pensiero sulla “comunicazione calda”, in grado di commuovere e coinvolgere, e ha ricordato il recente Don Bosco Global Youth Film Festival (DBGYFF), il festival giovanile mondiale salesiano di cinematografia. Kiesse Paulo, dell’Angola, ha infine rivolto una domanda sulla mediazione degli ambienti salesiani in relazione alla comunicazione digitale dei giovani e all’evangelizzazione.
In chiusura, è stato ricordato che il tema continuerà ad essere discusso nella tavola rotonda della prossima riunione della scuola di comunicazione, sotto la guida di don Pedro Barreto, dell’Ispettoria di Brasile-San Paolo, attraverso la presentazione, lo studio e la condivisione di esperienze significative sul tema.
Don João Carlos Ribeiro,
Vicario dell’Ispettoria di Recife