Mentre altre istituzioni educative chiudono d’estate, i centri salesiani organizzano queste attività per bambini e ragazzi. Per molti di questi, peraltro, si tratta dell’unica occasione di vacanza. Queste iniziative non sarebbero possibili senza le centinaia di animatori coinvolti, per i quali tali attività costituiscono anche un’opportunità di una formazione al volontario.
Le stime indicano che circa 18.000 bambini e ragazzi partecipano ai campi estivi e alle altre attività pastorali proposti dai Salesiani. In tal senso, la presenza di 350 religiosi è fondamentale: “C’è un proverbio che dice: ‘Dio non va in vacanza’. Bisognerebbe aggiungere: neanche i Salesiani. Perché dove ci sono i giovani ci siamo anche noi” affermano i responsabili della Pastorale Giovanile Salesiana.
I campi estivi e formativi per i vari gruppi di fede sono principalmente rivolti a quei ragazzi legati ai centri giovanili. Tradizionalmente hanno luogo in ambienti naturali privilegiati di tutto il paese; in alcuni casi si opta per dei campeggi all’aperto, altre volte i ragazzi sono ospitati in case di campagna. Il tempo libero e il gioco si combinano con spazi e tempi di preghiera e riflessione, sempre in un’atmosfera accogliente.
C’è poi l’alternativa dei cosiddetti “campi urbani”, che offrono un servizio locale nei comuni dove sono presenti delle opere salesiane e che sono rivolti al grande pubblico, in particolare ai bambini e alle giovani famiglie che non possono godere di vacanze lontano dalla propria casa.
E tutte queste attività hanno un’eco nelle reti sociali. Anche quest’anno viene proposto l’hastag #veranosalesiano (estate salesiana) per condividere digitalmente l’esperienza indimenticabile che migliaia di giovani vivranno durante le vacanze.
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