Tutte queste entità hanno unito le loro forze affinché questa scuola professionale possa aprire le sue porte e formare questi giovani del Polígono Sur, da oggi fino al prossimo giugno, quando terminerà l’anno scolastico, aprendo loro un’opportunità nel mondo del lavoro.
“Quest’intervento significa per la ‘Fundación Don Bosco’ consolidare con una proposta stabile la collaborazione con Endesa, che dal 2015 ha già facilitato il miglioramento dell’occupabilità di molte persone vulnerabili del quartiere. La scuola professionale si occuperà dei giovani che hanno già lasciato il sistema educativo, molti dei quali senza qualifiche, e che non hanno la formazione per entrare nel mercato del lavoro. A causa della loro età, sono nella terra di nessuno, il che rende difficile la loro inclusione. Ma noi crediamo nelle seconde occasioni”, ha dichiarato lo scorso 26 ottobre, in occasione dell’inaugurazione, Antonio Mengual, Direttore territoriale della “Fundación Don Bosco”.
Il profilo dei partecipanti a questa iniziativa corrisponde a giovani tra i 16 e i 19 anni, che si trovano in una situazione di particolare difficoltà. La Scuola Professionale propone una proposta educativa innovativa, basata sia su una metodologia terapeutica e pedagogica, sia su un’educazione emotiva e sociale. Gli obiettivi sono di aumentare il livello di motivazione alla formazione personale, di compensare le lacune del curriculum, di migliorare la stabilità e la maturità personale, di promuovere influenze positive nell’ambiente, di generare una maggiore capacità e coinvolgimento familiare e di incoraggiare abitudini positive e la disponibilità al lavoro.
Contemporaneamente si prevedono anche attività con le famiglie dei giovani, sessioni di orientamento sociale e professionale e laboratori pre-occupazionali in diverse professioni. Durante il corso, questi giovani visiteranno anche aziende di diversi settori, oltre ad altre scuole e centri di formazione.
La Scuola Professionale si svolgerà principalmente nel Centro Sociale Don Bosco, una struttura che si estende su 3.200 metri quadrati di superficie ed è dotata di aule, laboratori, uffici e sale polivalenti per lo svolgimento delle attività – un’opera simbolo del lavoro salesiano con i giovani a rischio, che il 29 giugno scorso il Re e la Regina di Spagna hanno tenuto a visitare.