A Gaza, nell’estate del 2014, la vita di migliaia di bambini palestinesi e delle loro famiglie vennero stroncate da 50 giorni di combattimenti intensissimi. Le conseguenze di un’ondata di violenza e distruzione. Quasi due anni dopo conteggiamo oltre 500 bambini palestinesi uccisi, 3.000 feriti, intorno a 54.000 sfollati e 1.500 rimasti orfani.
Nell’Unione Europea l’attuale crisi dei rifugiati e dei migranti è una crisi che non ha precedenti a partire dalla Seconda Guerra Mondiale; ed ha il volto di un bambino. Più di 1.000 sono i bambini annegati nel Mar Mediterraneo nel 2015 e circa 10.000 i minori non accompagnati scomparsi. Mentre si riconosce che sono circa 550.000 i bambini bisognosi di stabilità, protezione e sostegno nel mondo.
In Sudan del Sud, più di 2,5 milioni di bambini soffrono. C’è il rischio reale di morire di fame a causa della siccità, e inoltre circa 1,4 milioni non vanno a scuola.
In Yemen quasi 10 milioni di bambini soffrono le conseguenze del conflitto e hanno bisogno di assistenza umanitaria urgente e di protezione. Finora sono morti più di 900 bambini e oltre 1.300 sono i feriti.
Nella Repubblica Centrafricana circa 1,2 milioni di bambini soffrono le conseguenze del conflitto riaccesosi tre anni fa. I bambini devono far fronte alla mancanza di acqua, strutture sanitarie, educazione e cibo. Questi bambini sono vittime di violenza e di reclutamento: 10.000 sono i bambini soldato.
In Siria è a rischio il futuro di un’intera generazione di bambini. La guerra che dura da cinque anni ha prodotto statistiche raccapriccianti: quasi 7 milioni di bambini vivono in povertà, 2,8 milioni hanno smesso di andare a scuola.
La crisi dell’Ebola in Africa nel 2014 ha creato una situazione di emergenza sanitaria senza precedenti, costituendo una delle epidemie più violente della storia. Circa 23.000 bambini hanno perso uno o entrambi i genitori.
In ogni angolo della terra, dove c’è un bambino che soffre, i Salesiani sono presenti per portare un raggio di speranza e in questa Giornata Internazionale dell’Infanzia si sentono di nuovo le parole dei Salesiani in Siria, in Sierra Leone, nell’Unione Europea: “resteremo lì, finché qualcuno avrà bisogno di noi”.