Dalla giornata di studi è emersa la diversa inculturazione, tanto teorica che pratica, che gli oratori salesiani hanno vissuto a seconda delle contingenze storiche del territorio e della stagione socio-religiosa propria dei giovani in ogni epoca. Come logica conseguenza della riflessione storica si è imposta un’attenta presentazione delle prospettive per gli oratori e dei centri giovanili del prossimo futuro.
Aperto dai saluti del prof. Thomas Anchukandam, Direttore dell’ISS, e del decano della FSE, prof. Mario Llanos, e moderato dal Segretario di coordinamento dell’ISS, prof. Stanisław Zimniak, il seminario è stata l’occasione per la presentazione da parte del prof. Carlo Nanni (UPS) del volume: P. Braido, Una vita per lo studio, i giovani e l’educazione, a cura di C. Nanni, F. Casella, F. Motto (Roma, LAS 2018) e da parte del prof. Paolo Alfieri (Università Cattolica di Milano) del volume: P. Braido, Per una storia dell’educazione giovanile nell’oratorio dell’Italia contemporanea. L’esperienza salesiana. Introduzione di Paolo Alfieri (Roma, LAS 2018). Le due ampie relazioni sono state ricche di spunti di riflessione per l’attualità, all’insegna della riflessione teorica sugli oratori.
Successivamente sono stata brevemente illustrate quattro esperienze oratoriane diverse nel tempo e nello spazio, a loro modo esemplificative di diverse realtà: Un oratorio salesiano reinventato nel nuovo mondo: S. Francisco, 1900-1930 (prof. Francesco Motto - ISS); Un oratorio salesiano sfidato dal regime fascista, Latina, 1930-1945 (prof. Clemente Ciammaruconi); Un oratorio salesiano nelle catacombe, Slovacchia, 1950-1970 (prof. Mikal Vojtáš - UPS); L’oratorio paradigma delle FMA di Valdocco, 1960-1980, (sr Paola Cuccioli, FMA).
La relazione conclusiva, “Verso il futuro degli oratori salesiani”, è stata a tenuta da Giovanni d’Andrea, presidente dell’associazione “Salesiani per il Sociale” (SCS) che ha presentato le tante sfide degli oratori-centro giovanili di oggi: dall’emarginazione, all’interculturalità, dal mondo digitale alle nuove povertà, dalla cultura del lavoro ai riconoscimenti professionali, dagli oratori senza strutture alle alleanze educative…
Il seminario realizzato si pone in perfetta consonanza con il n. 143 del Documento finale del Sinodo dei Vescovi sui giovani: “Gli oratori e i centri giovanili e altre strutture simili (…) trasmettono un patrimonio educativo molto ricco, da condividere su larga scala (…). Nel dinamismo di una Chiesa in uscita è però necessario pensare a un rinnovamento creativo e flessibile di queste realtà”.