I ragazzi hanno iniziato la giornata ricordando la necessità di conservazione del suolo presso la sede dell’istituto “Pascual Gentilini”, a San José, nella Provincia di Misiones, con la partecipazione di circa 300 studenti delle scuole superiori di tutta l’area.
Sotto il motto “un sottile strato di superficie del suolo è ciò che sta tra noi e il disastro”, è poi seguito un seminario teorico, che quest’anno si è concentrato sugli alti tassi di degrado del suolo nella provincia e sulle azioni necessarie per mantenerlo fertile.
Successivamente i presenti hanno visitato le strutture scolastiche, dove gli allievi dell’istituto hanno esposto le attività concrete che svolgono nel perseguimento della conservazione del suolo.
Conservare la terra è uno dei compiti basilari di questo tempo, per questo motivo Papa Francesco nell’enciclica Laudato si’, insiste sulla necessità di “prendersi cura del suolo”. E lo afferma in più punti del testo: “La violenza che c’è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo” (par. 2); “che gli esseri umani inquinino le acque, il suolo, l’aria: tutti questi sono peccati” (par. 8); “l’inquinamento che colpisce tutti, causato dal trasporto, dai fumi dell’industria, dalle discariche di sostanze che contribuiscono all’acidificazione del suolo e dell’acqua” (par. 20); “Suolo, acqua, montagne, tutto è carezza di Dio” (par. 84). Il Santo Padre insiste sulla necessità di proteggere il suolo e anche i Salesiani sono chiamati a educare i giovani affinché comprendano la necessità di prendersene cura.
Giornate come quella vissuta presso l’istituto salesiano mirano a sensibilizzare sullo stato attuale di una risorsa non rinnovabile come il suolo e a promuovere i progetti che emergono da coloro che dovrebbero essere i principali protagonisti di questo impegno: i giovani.