Due sono stati gli appuntamenti fondamentali per Don Á.F. Artime nella mattinata del giorno successivo, avvenuti nella Casa della Delegazione. Dapprima il Successore di Don Bosco ha avuto un dialogo paterno e sincero con i 12 novizi ospitati a Sumba. Con grande franchezza ha chiesto loro di ragionare su ciò che “gli brucia” nel cuore, sul significato profondo della loro vocazione salesiana, per verificare che sia l’autentico zelo di Don Bosco per la salvezza dei giovani.
In seguito, il Rettor Maggiore si è radunato con tutti e 54 i Salesiani della Delegazione indonesiana e ha offerto loro alcune considerazioni:
- considerato che l’Indonesia è il Paese con il più alto numero di popolazione musulmana al mondo, saper collaborare con la popolazione musulmana nello sviluppo del carisma salesiano;
- avere una piena e profonda comprensione del carisma salesiano, che risiede in uno stile di vita semplice e al servizio continuo dei giovani;
- curare e rafforzare le varie tappe della formazione salesiana;
- curare in forma permanente la maturità affettiva, personale, sessuale e di fede di ciascun Salesiano;
- vivere un’autentica vita comunitaria;
- collaborare con i giovani e i laici, evitare i pericoli del clericalismo e la tentazione del potere.
Nel prosieguo della giornata, il Rettor Maggiore ha avuto modo di incontrare e conoscere anche la Famiglia Salesiana locale, ha presieduto l’Eucaristia per loro, e ha terminato la giornata assistendo alla festosa serata culturale animata per lui dai Salesiani delle varie comunità presenti nel Paese.
Da segnalare, infine, che al mattino di oggi, mercoledì 7 febbraio, Don Á.F. Artime ha tenuto in maniera speciale a salutare, attraverso una videochiamata, gli 8 prenovizi Salesiani che, essendo rimasti a Sumba (1700 km da Giacarta), non hanno avuto modo di incontrarlo direttamente.
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