di don Václav Klement, SDB
Consigliere per la regione Asia Est-Oceania
In effetti è un’altra iniziativa coerente con la profonda convinzione di Papa Francesco che al cuore stesso del Vangelo ci sia la vita in comunità e l’impegno per gli altri. Senza amare concretamente i poveri non possiamo essere veri discepoli di Gesù.
Negli ultimi quattro anni il nostro Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha ripetuto instancabilmente: sono i giovani poveri che stanno salvando i Salesiani! La nostra vocazione salesiana, infatti, viene vissuta in diversi modi nei vari gruppi della Famiglia Salesiana. Ma la realtà è la stessa: ovunque siamo impegnati con e per i giovani poveri bisognosi e a rischio, ed è tra loro che vediamo fiorire la nostra vocazione!
Secondo il desiderio specifico di Papa Francesco, approfittiamo di questi giorni prossimi alla Giornata Mondiale dei Poveri per avere dei momenti di incontro personale con i (giovani) poveri e agire in loro favore: amiamo, non con le parole, ma con gesti concreti! Senza i giovani poveri, come Salesiani di Don Bosco non possiamo incontrare propriamente Gesù.
Anche ogni membro della Famiglia Salesiana in questo mese di novembre è chiamato ad incontrare personalmente Gesù nei poveri, nel contatto faccia a faccia, non solo su Facebook. Poiché i (giovani) poveri hanno un posto speciale nel Cuore di Dio e se davvero vogliamo rimanere suoi veri figli, siamo chiamati a vivere assecondando quello stesso battito del cuore.
Prendiamo come riferimento grandi Salesiani quali i compianti don Gaetano Nicosia o il sig. Elmer Rodriguez, e molti altri Salesiani impegnati per i poveri, i quali, con il oro esempio, ci portano fuori dalla nostra zona di comfort e ci conducono all’incontro con Gesù presente nei giovani poveri che sono attorno a noi!
Fonte: AustraLasia