Il Presidente del Cabildo, Carlos Alonso, ha visitato a metà giugno la sede del Progetto Don Bosco, dove ha sede una scuola prelavorativa che accoglie 15 allievi tra i 16 e i 20 anni.
Miguel Ángel Rojas, Direttore Territoriale della FIFEDE nelle Canarie, ha sottolineato “la buona volontà del Cabildo, che ha agito da amministrazione coraggiosa e si è voluta associare nel dare una seconda possibilità a questi giovani”.
L’accordo stabilito tra le autorità locali e il Progetto Don Bosco permetterà ai giovani della scuola prelavorativa di acquisire competenze di base che consentano loro di far fronte alle loro necessità quotidiane e di avviare in seguito un percorso professionale attraverso altri programmi, di formazione o di avviamento al lavoro.
L’obiettivo della scuola, come riportato dal Cabildo di Tenerife in un comunicato, è quello di migliorare le condizioni sociali e personali dei giovani che attualmente non studiano, ma non sono neanche “preparati” per accedere ad un progetto di lavoro.
Secondo il Cabildo, il Presidente insulare ha conosciuto “di prima mano” la qualità della formazione che stanno ricevendo questi giovani e ha sottolineato che questo programma “risponde” alla realtà dei giovani che hanno abbandonato prematuramente il sistema educativo e non dispongono degli strumenti adatti per essere integrati in progetti di educazione per adulti o di formazione al lavoro.
Il programma, è stato segnalato dal Cabildo, si terrà fino a dicembre ed è un “progetto pilota” per guidare i giovani verso il loro futuro attraverso delle attività che permettono loro di avviare un percorso professionale o di tornare a studiare.
Uno dei tecnici responsabili dell’iniziativa, Ainhor Pérez, ha osservato che per tutta la durata della scuola prelavorativa agli allievi saranno fornite competenze fondamentali di carattere socio-personale, lavorativo e civico.
L’iniziativa è finanziata dal Fondo per lo Sviluppo delle Canarie (FDCAN), gode di un budget di 31.500 Euro ed è parte del Quadro Strategico per lo Sviluppo Insulare (MEDI).
Fonti: EFE – La Vanguardia