Il musical racconta la storia di una ragazzina indiana, Amal, a cui è stata rubata l’infanzia. Una vita di miseria in un mondo di adulti che calpestano la sua infanzia, gettandola in un silenzio triste e senza speranza. Sophie, una volontaria salesiana che ha appena aperto una scuola di danza presso l’oratorio salesiano, le proporrà di partecipare ad un progetto sui grandi successi musicali, guadagnandosi così la sua fiducia, diventando per lei un’amica e un punto di riferimento. Amal riceve così quell’attenzione e quell’affetto che tanto desiderava, riscopre la gioia e l’innocenza di essere bambina e, forse, anche il calore di una famiglia.
Il Direttore dell’istituto salesiano, don Juan Peris, ha manifestato la sua gratitudine per l'evento. “È un’attività musicale, solidale e condivisa che crea comunità educativa. Il titolo di questo concerto è Amar, scritto però con la L, e fa riferimento al messaggio intrinseco del concerto. È un progetto solidale e per questo apprezziamo qui la presenza di Iván Rodríguez, Presidente dell’ONG ‘Juegaterapia’ che offre giochi e orizzonti pieni di vita ai bambini malati di tumore”.
I proventi raccolti saranno destinati integralmente all’UNICEF per il suo progetto “Gocce per il Niger”, ai programmi dell’Alto Commissariato ONU per i rifugiati e appunto all’ONG “Juegaterapia”.
Il musical “AMAL, stavolta Amare si scrive con la L” ha superato tutte le aspettative: da un lato ha messo in scena un musical vero e proprio interamente autoprodotto; dall’altro, ha messo in mostra la Famiglia Salesiana offrendo la possibilità di essere di aiuto.
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