All’appuntamento hanno partecipato oltre 400 giovani - specialmente universitari, animatori degli oratori, giovani educatori, formatori ed insegnanti – provenienti dalle case dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Lombardia, Emilia Romagna, Svizzera e San Marino, radunati per un’intera giornata presso l’Istituto “Sant’Ambrogio”.
Coerentemente con la Proposta Pastorale 2016-2017, il tema della giornata è stato l’incontro con il Signore Risorto, sintetizzato dal motto guida “Con o senza Te non è la stessa cosa”
Il momento emotivamente più significativo si è avuto quando don Jabloyan ha offerto sua la testimonianza. In primo luogo il Salesiano ha presentato la complessità della realtà della guerra in Siria, con molti aspetti politici, economici e religiosi che si intersecano tra loro. Poi ha raccontato la sua storia personale e la vita ad Aleppo prima della guerra.
Il fulcro della sua testimonianza è stato il racconto su come l’oratorio ha reagito alla guerra: gli animatori coinvolti nell’aiuto agli sfollati, le difficoltà quando la guerra è arrivata nei quartieri prossimi all’oratorio, l’oratorio aperto quasi ininterrottamente anche durante i bombardamenti, gli episodi quasi miracolosi di salvezza per tanti salesiani e giovani sfiorati dalle granate, il dubbio e poi la scelta dei ragazzi di amare i propri nemici attraverso l’offerta delle attività dell’oratorio anche ai figli dei combattenti…
“Sono morti tanti ragazzi del nostro oratorio, ma nessuno di questi è morto nel nostro oratorio, nessuno nel nostro cortile è stato ferito” ha infine chiarito il Salesiano, precisando che “è vero quel che diceva Don Bosco: ogni giovane che entra in oratorio è custodito da Maria Ausiliatrice”.
Nel prosieguo della giornata si segnalano anche il recital “Ala di Sì”, dei giovani Salesiani in formazione della casa di Nave; riflessioni e approfondimenti sugli spunti precedenti; una liturgia penitenziale e – come culmine e termine dell’evento – l’Eucaristia presieduta da don Jabloyan nella basilica di Sant’Agostino.