Quest’anno il “Progetto Don Bosco” (PPB) della città di Santa Cruz ha organizzato e svolto il 46° Incontro degli Hogares di Santa Cruz. Sono stati coinvolti circa 1.300 bambini, adolescenti e giovani accolti nei 32 centri. Il tema dell’incontro – “Don Bosco ci rende famiglia”, in riferimento alla Strenna del Rettor Maggiore per il 2017 – è servito a promuovere lo spirito di famiglia tra quei piccoli che la vita ha privato della famiglia di sangue, ma che ne hanno trovata un’altra con i Salesiani.
Il Progetto Don Bosco si propone di offrire aiuto e servizio a quei bambini, adolescenti e giovani vulnerabili e ad alto rischio sociale. “In questi anni abbiamo lavorato per offrire un’educazione integrale ai nostri destinatari, poveri e abbandonati della Bolivia – hanno affermato i Salesiani che lavorano nei centri d’accoglienza –. Grazie al loro duro lavoro, la stragrande maggioranza di essi sono divenuti professionisti, padri e madri di famiglia e, soprattutto, persone che fanno del bene”.
L’incontro realizzato a Santa Cruz è iniziato con un’allegra cerimonia di benvenuto, insieme con bande musicali, pagliacci e giocolieri, e poi è stata celebrata l’Eucaristia. Tutti i centri hanno presentato un omaggio popolare a Don Bosco e la giuria ha poi premiato il gruppo di danza “Don Bosco en los Barrios” per l’esecuzione del ballo “Tinku”.
Il Progetto Don Bosco accompagna nel processo di educazione regolare e tecnica circa 2.000 bambini. Inoltre offre formazione tecnica ad altri 16.000 giovani, in primo luogo a quelli che appartenenti alla rete degli Hogares Don Bosco, anche se oggi è aperto a tutti.
L’incontro degli “Hogares Don Bosco” a Santa Cruz ha permesso a tanti bambini, adolescenti e giovani di rincontrare tanti loro amici, cugini, compagni di scuola, e di condividere con loro un giorno speciale, nella consapevolezza che la capacità di incontrarsi gli altri è un modo di educarsi alle relazioni sane.