Italia – I lavori del CG29 nel dopo-elezioni: a confronto su Regolamenti, norme giuridiche e Ratio Fundamentalis

02 Aprile 2025

(ANS – Torino) – “È una settimana atipica”: con questa espressione, il Regolatore del Capitolo Generale 29° (CG29) dei Salesiani di Don Bosco, don Alphonse Owoudou, ha salutato i Capitolari riuniti a Valdocco aprendo i lavori di lunedì 31 marzo.

Conclusa la fase della scelta dei membri del Consiglio Generale, con grande soddisfazione per l’armonia con la quale essa è avvenuta, si prospetta ora il tempo per giungere all’approvazione dei testi che sintetizzano la riflessione condotta ai massimi livelli della Congregazione, con la partecipazione degli Ispettori e dei Delegati da tutto il mondo. Si tratta di veri “indirizzi” che impegneranno ogni comunità a rendere attuale la persona di Don Bosco fra i giovani, particolarmente i più vulnerabili ed emarginati.

Intanto c’è a osservare che, con le nuove nomine, i Capitolari sono arrivati ad essere 229. E l’inizio della mattinata ha sancito anche formalmente tutte le elezioni dei nuovi Consiglieri, mediante l’approvazione dei verbali della settimana scorsa.

Don Fabio Attard, Rettor Maggiore, ha espresso all’assemblea “la gratitudine a Dio misericordioso che ci sta accompagnando, perché rimaniamo sempre disponibili alla sua chiamata. Quanto accaduto fino al CG29 ha consegnato una cosa che fa bene al cuore e ci spinge avanti, è un dono alla nostra amatissima Congregazione: uno spirito di fede, di speranza e di carità pastorale”.

Si è passati a considerare i contenuti di 10 delibere e di 5 schede sulle quali le Commissioni, tornate a essere quelle interlinguistiche, dopo la parentesi riservata al confronto e alla scelta sui nuovi Consiglieri Regionali.

Don Luca Barone ha presentato i testi sotto esame, sui quali a fine giornata i Capitolari si sono espressi con un voto di approvazione e, in taluni casi, di respingimento. Sostanzialmente l’esito è stato quello di apertura su aspetti considerati ormai maturi, riferiti al piano dei Regolamenti, mentre sugli aspetti che avrebbero richiesto interventi sulle Costituzioni non è stata raggiunta la maggioranza qualificata dei votanti.

Brevemente: si chiede di precisare natura e compiti del Curatorium, ma anche a chi appartenga la responsabilità ultima in merito (del. 18); per le Visite Straordinarie si richiede una programmazione la più anticipata possibile, in modo da coinvolgere integralmente i membri dell’Ispettoria, da intrecciarle favorevolmente con l’ordinario lavoro delle Regioni, da riservare il tempo richiesto per l’incontro individuale dei confratelli con i Visitatori (del. 19); analogamente per la Visita d’Insieme di può ulteriormente precisare la metodologia (e verificarne il risultato) in modo da garantire una preparazione efficace e generalizzata, uno svolgimento in stile sinodale con attenzione alle specifiche problematiche (del. 20); analogamente a quanto avviene per il Vicario del Rettor Maggiore, anche i Vicari degli Ispettori dovrebbero farsi carico degli aspetti di disciplina religiosa, in modo che l’Ispettore rimanga in un ruolo più “paterno” (del. 21); per quel che concerne la prevenzione e l’intervento a tutela dei minori, il CCG29 intende indicare una linea di piena responsabilità della Congregazione (del. 25); si potranno costituire comunità sulla base di almeno quattro confratelli consacrati, per venire incontro a situazioni di forte diminuzione numerica in alcune Ispettorie o di avvio di presenze in nuovi territori (del. 26); definitivamente varate le indicazioni per la piena attuazione delle opere e dei servizi per i giovani in condizione di vulnerabilità e di esclusione, e per rispondere a situazioni di povertà economica, affettiva e spirituale (del. 27).

Mentre sulle delibere si è potuto arrivare al voto in prima serata, sulle schede presentate da don Pier Fausto Frisoli, Procuratore Generale della Congregazione, relativi ad aspetti anche di natura giuridica, si è chiesto di prenderle in considerazione e di portarle al tavolo delle sei Commissioni, che si sono riunite a lungo nel pomeriggio.

A concludere l’ascolto degli elementi che arricchiscono questo Capitolo, dai contenuti molto impegnativo, è stata la presentazione del lavoro di definizione della Ratio Fundamentalis compiuto nell’ultimo sessennio e realizzato in maniera molto articolata: riunioni preliminari del Consiglio, questionari inviati a tutti i confratelli delle comunità educativo-pastorali, focus group, revisione da parte delle Commissioni di studio, sette gruppi di giovani salesiani. Nel presentarlo, don Ivo Coelho, Consigliere per la Formazione uscente, ha detto che si chiede al CG29 non una delibera ad hoc, ma di esprimersi a seguito di una richiesta del Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime. “Studia di farti amare” è la frase di Don Bosco che traccia la filigrana sulla quale è stato scritto questo documento.

La formazione permanente è intesa con costante attenzione in tutte le stagioni della vita; si può anche dire che la formazione avvenga nella missione e grazie a questa. “Facciamo attenzione a cosa succede dentro di noi durante l’attività” ha sottolineato don Coelho, “l’invito viene da Papa Francesco e dunque la Ratio si presenta come strumento di accompagnamento pastorale, perché si faccia esperienza dei valori della vocazione salesiana”.

Tutte le foto del CG29 sono disponibili su Flickr

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