I bambini che beneficiano del Programma hanno ricevuto tra novembre e dicembre 2024 i kit accademici e le uniformi per iniziare il nuovo anno scolastico, grazie al buon cuore dei benefattori della Fondazione “Sawasdee”. Lo scopo del viaggio è stato quello di valutare l’impatto dell’iniziativa, volta a garantire la permanenza a scuola di 270 bambini cambogiani provenienti da villaggi rurali e indigeni e ad aprire loro le strade per una formazione realmente integrale, che includa la cura dell’ambiente e delle tradizioni ancestrali.
Don Rodas, insieme all’insegnante Ngil Vy e ad alcuni studenti ha visitato le province di Mondulkiri, Ratanakiri, Preah Vihear, Oddar Meanchey e Kampong Thom, dove ha incontrato rappresentanti della Famiglia Salesiana, della Chiesa Cattolica e di altre confessioni cristiane, oltre a famiglie, bambini, giovani e rappresentanti di una scuola superiore. Nel loro percorso hanno potuto constatare la situazione di molte famiglie rurali cambogiane che affrontano sfide come la dipendenza da Internet per molti adolescenti, l’aumento dell’abbandono scolastico e il degrado dell’ambiente. Al tempo stesso, sono forti le speranze delle comunità per una vita migliore, soprattutto per sostenere i propri figli, sognando un futuro più felice attraverso l’educazione e la salvaguardia delle antiche tradizioni.
Con questo viaggio, sull’esempio di San Giovanni Bosco e di Madre Mazzarello, ispirati dal Sistema Preventivo Salesiano, essi hanno rafforzato l’impegno ad essere pellegrini con i giovani, in particolare con i bambini e i ragazzi cambogiani, rurali e indigeni, con le loro famiglie e comunità, ancorati alla Speranza.
La prima tappa del viaggio ha portato la piccola delegazione a Kaev Sela, nel sud della provincia di Mondulkiri, il 7 gennaio scorso. Qui hanno fatto visita a don Juan Solorzano, membro dei “Missionari Yarumal” della Colombia, un’associazione di sacerdoti che serve le Chiese con pochi chierici in diversi Paesi. Don Solorzano è stato legato al popolo Bunong per quasi 30 anni, imparando le loro lingue, tradizioni e spiritualità. La Chiesa Cattolica di Mondulkiri appartiene alla Prefettura di Kampong Cham, che comprende tutte le province del nord-est della Cambogia, ed è guidata dal cambogiano Mons. Pierre Suon Hangly. Attualmente è in corso la costruzione di una nuova chiesa nel comune di Kaev Sela, che verrà dedicata a San Giuseppe.
Don Solorzano ha spiegato il suo apostolato nella regione, in unione con i sacerdoti e le religiose della Prefettura. La Chiesa è sempre aperta al servizio delle popolazioni indigene, e fornisce loro assistenza sanitaria, iniziative educative e accompagnamento nella fede. Il popolo Bunong è molto attivo nelle dinamiche comunitarie, proteggendo la propria lingua e le proprie tradizioni.
“Abbiamo trascorso la notte nella casa di don Juan, a Kaev Sela, e abbiamo parlato delle nostre speranze come insegnanti, pastori e giovani, impegnati soprattutto a proteggere le tradizioni e a contribuire a un mondo migliore”, scrivono dalla delegazione che ha compiuto questo viaggio. Al mattino, poi, sono partiti per Sen Monorom, il capoluogo provinciale di Mondulkiri, dove hanno visitato le Figlie di Maria Ausiliatrice e altri membri della Famiglia Salesiana. Don Albeiro Rodas ha celebrato la Santa Messa nella casa delle suore, le quali qui si occupano di assistere i bambini con cure e lezioni.
Nella sua omelia, inoltre, don Rodas ha ricordato che oltre il 40% dei fedeli cattolici nel mondo è costituito da popolazioni indigene, un valore che sale al 70% per quanto riguarda i cattolici asiatici.
Il viaggio è proseguito ancora, nelle province di Ratanakiri, Preah Vihear e Oddar Meanchey, offrendo ancora spunti di riflessione sulle popolazioni indigene e sull’ambiente, di cui verrà dato conto nella prossima pubblicazione.