Secondo il più recente Rapporto Mondiale sulle Migrazioni, prodotto dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, ci sono circa 281 milioni di migranti internazionali nel mondo, che equivalgono al 3,6% della popolazione globale. Molto spesso coloro che scelgono di lasciare la propria patria sono giovani che partono in cerca di lavoro, istruzione e uno stile di vita migliore. Le Nazioni Unite osservano infatti che i giovani sono fortemente rappresentati nelle migrazioni per motivi umanitari.
I salesiani si prendono cura dei giovani migranti e forniscono loro servizi educativi in tutto il mondo. I giovani migranti non accompagnati spesso affrontano il rifiuto, la mancanza di una casa, lo sfruttamento e la delinquenza, mentre intraprendono il loro viaggio per trovare un nuovo stile di vita; e come se non bastasse, rischiano anche di finire nel mirino dei trafficanti di esseri umani.
“I programmi salesiani in tutto il mondo aiutano i giovani migranti ad adattarsi alle nuove realtà e a facilitare la transizione nelle loro nuove comunità attraverso programmi di formazione linguistica, formazione professionale e sviluppo della forza lavoro - ha affermato don Michael Conway, Direttore di ‘Salesian Missions’ – Al tempo stesso, i salesiani stanno anche lavorando per creare nuove opportunità educative e di lavoro nei Paesi che i giovani lasciano, come incentivo per loro a rimanere nella loro terra”.
Per celebrare la Giornata Internazionale dei Migranti 2024, “Salesian Missions” mette in risalto i programmi in tutto il mondo che forniscono un’istruzione che cambia la vita e che danno un sostegno sociale ai migranti.
In Colombia, fin dalla sua fondazione nel 1994, il centro salesiano “Juan Bosco Obrero” (Giovanni Bosco Lavoratore) è diventato un punto riferimento di speranza in mezzo alla povertà e alla violenza che colpiscono Ciudad Bolívar, città della conurbazione a sud di Bogotà. L’opera salesiana offre opportunità educative, una cultura di pace e un rifugio sicuro alla popolazione locale, perché i salesiani hanno trasformato la zona in uno spazio di coabitazione pacifica e di formazione umana ed educativa, dove si offrono formazione tecnica e anche un insegnamento riconosciuto nelle arti circensi.
In una comunità composta soprattutto da migliaia di giovani e madri con scarse risorse e, ultimamente, anche da migliaia di migranti arrivati dal Venezuela, il centro salesiano offre un modo per sfuggire alla povertà – attraverso l’educazione e la formazione – e alla violenza, attraverso corsi specifici di formazione ai valori e aiuti materiali.
Grazie ai finanziamenti di “Salesian Missions”, i missionari salesiani dell’Ispettoria “San Francesco Saverio” di India-Mumbai (INB), insieme all’organizzazione “Bosco Vikas Gramin Kendra”, hanno potuto sostenere i bambini delle comunità immigrate nello Stato del Maharashtra.
Il progetto ha incoraggiato i bambini delle comunità di immigrati a frequentare i centri educativi salesiani per varie attività sportive. Questo spunto ha avvicinato tanti giovani e ha permesso loro di accedere agli altri servizi offerti, comprese le lezioni scolastiche, organizzate in sei turni. In totale hanno partecipato 193 ragazzi e ragazze, che hanno studiato matematica e lettere; e alla fine di ogni mese sono stati somministrati dei test per valutare i progressi, e a coloro che avevano bisogno di aiuto sono state fornite cure e attenzioni ulteriori.
È stata inoltre assicurata l’alimentazione a 200 giovani, che hanno potuto consumare almeno un pasto sano alla settimana grazie al sostegno del progetto. I salesiani hanno anche organizzato 12 programmi per informare i genitori sull’importanza di una adeguata alimentazione, così come su altri servizi a loro disposizione in materia di salute o di supporto economico; in totale più di 2.300 persone hanno partecipato a queste sessioni.
Nel corso del 2024 ha preso il via, presso la sede del Centro di Formazione Professionale salesiano di Genova, in Italia, un corso formativo di 500 ore per operatore alla riparazione di veicoli a motore. Si tratta di un percorso tecnico-pratico mirato a certificare alcune importanti competenze in un’ottica di inserimento lavorativo, sociale e culturale. Il corso, grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, permetterà a 18 iscritti, tutti minori di 25 anni e provenienti dall’area sub-sahariana, di apprendere le conoscenze base per interventi su motori termici di autoveicoli, punto di partenza per il futuro ottenimento della qualifica di “operatore alla riparazione di veicoli a motore”.
Infine, in Messico, i salesiani stanno sviluppando il “Progetto Residenze Giovanili”, nelle comunità salesiane di Tijuana e San Luis Potosí per fornire supporto ai giovani che sono in procinto di migrare. Il progetto triennale, lanciato a novembre 2023, è stato sviluppato con il supporto del Ministero Federale tedesco per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, l’ONG salesiana tedesca “Don Bosco Mondo” e le organizzazioni salesiane che ospitano il progetto.
Entrambe le comunità salesiane forniscono formazione professionale, assistenza psicologica, alloggio, cibo e altri servizi di base per supportare le persone che si trovano ad affrontare circostanze difficili. In particolare, la comunità salesiana “Beato Filippo Rinaldi” di Tijuana, serve i migranti in viaggio verso gli Stati Uniti da oltre 30 anni, e lì i salesiani gestiscono il refettorio “Padre Chava” e il centro di accoglienza femminile “Don Bosco”.
Fonte: Mission Newswire
