Ciao Hubert! Presentati…
Sono don Hubert Thyrniang, SDB, dell’Ispettoria di Shillong, in India. Ho fatto la mia prima professione salesiana il 22 maggio 2004 e sono stato ordinato sacerdote il 22 dicembre 2013. Dopo l’ordinazione, sono stato inviato a Tripura, in India, dove sono rimasto fino al luglio 2024.
Cosa ti ha ispirato a scegliere di diventare missionario?
La chiamata a diventare missionario c’è stata fin dal tempo della mia professione perpetua, ma non l’ho detto ai superiori. Dopo l’ordinazione mi sono rivolto al mio Ispettore, che mi ha detto di pregare e di aspettare ancora un po’ di tempo. Nel 2017 sono stato nominato parroco della parrocchia di Maria Ausiliatrice di Mandwi, Tripura, India. È stato in quegli anni che ho sentito forte la chiamata ad essere missionario fuori dall’India, anche se ho visto che ci sono molte attività missionarie da fare anche nella nostra Ispettoria.
Allo stesso tempo, la mia parrocchia di origine è stata evangelizzata e sviluppata dai missionari e quando ho visto molte volte il Rettor Maggiore fare appello all’invio di missionari mi sono commosso. Ho pensato tra me e me: “Forse questa è la voce del Signore che mi dice di essere un missionario”. Da quel momento in poi, ho continuato a pregare e a riflettere. Lentamente la chiamata del Signore dentro di me non mi ha permesso di continuare senza esprimere il mio desiderio. Dopo aver trascorso del tempo in preghiera, leggendo la Parola di Dio, meditando e riflettendo, ho preso il coraggio di esprimere il mio desiderio all’Ispettore. Così sono stato scelto per essere missionario in Africa Nord-Occidentale.
Sei felice del luogo in cui stai andando? Hai paure o preoccupazioni riguardo al nuovo luogo, alla cultura e alla gente?
Avendo scritto al Rettor Maggiore che sono disponibile a essere inviato ovunque, sono felice di essere stato scelto come missionario nell’Africa Nord-Occidentale. Non ho paura del nuovo luogo e della nuova cultura. So che il Signore sarà con me. Il Salmo 143,10 dice “... insegnami a fare la tua volontà”. Questo è il motto della mia ordinazione. Pertanto, confido che Dio mi guiderà, anche se tutto sarà nuovo.
Come hanno reagito i membri della tua famiglia, gli amici e i confratelli quando hai parlato loro della tua vocazione missionaria?
I miei familiari, pur sapendo che sarò lontano da loro, mi hanno incoraggiato e sono felici della mia decisione. E contemporaneamente anche i miei confratelli, a partire dal mio Ispettore, mi sostengono e mi incoraggiano.
Quali sono i tuoi piani e sogni per la tua vita missionaria?
Non ho un progetto specifico, né un sogno particolare per la mia vita missionaria, perché il luogo, la cultura, la gente saranno nuovi. Mi affido alla mano del Signore perché mi insegni e mi guidi sulla strada giusta.
Hai in mente qualche modello di grande missionario di cui vorresti seguire lo stile di vita?
Non ne ho nessuno, tranne Don Bosco. È stato molto coraggioso ad inviare i salesiani in diverse parti del mondo come missionari, nonostante la Congregazione fosse appena nata.
Qual è il tuo messaggio per i giovani riguardo alla scelta e alla vocazione missionaria?
Vorrei incoraggiare i giovani ad ascoltare la chiamata di Dio. Non dubitate, non temete e non date scuse. Se sentite che Dio chiama qualcuno a essere missionario, concentratevi maggiormente sul rapporto con il Signore, attraverso la preghiera e la Parola di Dio. Chiedete l’aiuto di Maria, nostra Madre, e pregate il vostro Santo preferito. Il Signore vi aprirà la strada!
https://www.infoans.org/index.php?id=22499&option=com_k2&view=item#sigProIdf732b45e7c