Singapore – Francesco a Singapore, ultima tappa del lungo viaggio nel Sud-Est asiatico e in Oceania

12 Settembre 2024
Foto ©: Vatican Media

(ANS – Singapore) – Il Papa è atterrato alle 14:52 di mercoledì 11 settembre all’aeroporto di Singapore-Changi, proveniente da Dili, per la visita nella città-stato che chiude il pellegrinaggio che lo ha portato in Indonesia, Papua Nuova Guinea e Timor-Est.

Quattro ore e un mondo che cambia. Fino alle 12:25 dell’11 settembre, il Papa era ancora a Dili a godersi un lungo incontro con i giovani e quel bagno di folla e il clima festante per le strade assolate che hanno caratterizzato la permanenza nella capitale di Timor-Leste. Dalle 14:52 (ora locale) il Pontefice si è trovato invece a Singapore, dove è atterrato a bordo di un Airbus A320 della Aereo Dili, sotto un cielo plumbeo e una pioggia battente. Un clima, non solo meteorologico, totalmente diverso rispetto alla precedente tappa timorese, quello nella futuristica città-stato da circa 6 milioni di abitanti, snodo di commercio e sviluppo economico e tecnologico, ma anche teatro di profondi divari sociali.

L'arrivo del Papa a Singapore

Nessun bagno di folla, come prevedibile, in una terra dove gran parte della popolazione è di etnia cinese (circa il 77%), con una presenza maggioritaria della fede buddhista. Pochi i cartelli per le ampie vie asfaltate della città, sormontate da grattacieli e maxischermi; due gruppi, tuttavia, si sono fatti trovare all’aeroporto con le t-shirt gialle, i cappellini, bandierine dei due Paesi e striscioni che riportavano il motto della visita “Unity Hope”.  I presenti hanno salutato il passaggio del Pontefice su una golf kart bianca, esibendo i cartelli di “Welcome in Singapore” o di “Peace, Paz, Pace”.

L’accoglienza in aeroporto

All’aeroporto si è invece tenuta la cerimonia di accoglienza. Ai piedi del velivolo, come da programma, Papa Francesco è stato accolto dal Ministro della Cultura, della Comunità e della Gioventù e dall’Ambasciatore di Singapore presso la Santa Sede. Con loro si è intrattenuto in un breve colloquio. Nell’atrio del “Vip Complex” lo attendeva la delegazione dei Vescovi e quattro bambini, due maschietti e due femminucce, con abiti diversi, che hanno offerto al Papa dei fiori e un ballo.

Incontro coi gesuiti

La giornata di ieri di Papa Francesco, dopo il tour de force degli ultimi giorni, inclusa la Messa con 650 mila fedeli nella spianata di Taci Tolut a Dili, è stata dedicata al riposo. Unico appuntamento previsto è stato quello nel pomeriggio, alle 18.15, l’incontro in forma privata con i membri della Compagnia di Gesù presenti nel Paese.

Ultima tappa del viaggio apostolico

Singapore è l’ultima tappa del 45.mo viaggio apostolico di Francesco - il più lungo del pontificato - iniziato il 2 settembre e prossimo alla conclusione, venerdì 13. Un viaggio che ha visto il Papa già pellegrino in Indonesia, terra a maggioranza musulmana che ha riservato un’accoglienza generosa al Pontefice, poi in Papua Nuova Guinea, tra danze e canti tribali, con una tappa anche ai confini della giungla nella cittadina di Vanimo per visitare l’opera dei missionari argentini, da ultimo a Timor-Est, in cui il calore della gente che attendeva il Papa, quasi trent’anni dopo Giovanni Paolo II, è stato intenso e commovente.

Gli appuntamenti di oggi

Quanto al programma, il secondo giorno del Papa a Singapore, giovedì 12 settembre, si è aperto con la cerimonia di benvenuto presso la Parliament House, con l’accoglienza del presidente Tharman Shanmugaratnam, seguita dalla visita di cortesia al capo dello Stato e successivamente al primo ministro, Wong Shyun Tsai. Nell’occasione - ha reso noto il Ministero degli Esteri di Singapore – è stato svelato un nuovo ibrido di orchidea a cui stato dato il nome di Papa Francesco. L’invito di Francesco alle autorità è di continuare a garantire giustizia sociale e cura della casa comune e di vigilare nell’uso etico delle tecnologie “per non isolarsi pericolosamente in una realtà fittizia e impalpabile”. L’armonia interculturale e interreligiosa, incoraggia il Pontefice, nonché il multilateralismo a cui la città-Stato ha aderito, presupposto, in un tempo “minacciato da guerre sanguinose”, per la cooperazione fraterna aldilà degli interessi nazionali.

Subito dopo, presso il Teatro del Centro Culturale Universitario della National University of Singapore, vi è stato l’incontro con le autorità, la società civile e il corpo diplomatico, durante il quale il Papa ha offerto il suo primo discorso. Gli altri appuntamenti della giornata hanno previsto, ancora, la visita in forma privata all’ex primo ministro Lee Hsien Loong, presso il “St. Francis Xavier Retreat Centre”. A chiudere la giornata è stata la Messa nello Stadio Nazionale e Memoria del Santissimo Nome di Maria, davanti a 50mila fedeli, nella quale il Pontefice ha rivolto l’invito, anche di fronte alle opere grandiose dell’ingegno umano, a riconoscere che “senza amore non siamo nulla” e ad abbracciare fratelli e sorelle incontrati sul cammino.

Salvatore Cernuzio

Fonte: Vatican News

InfoANS

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