Diamo un’occhiata da vicino al campus di assistenza sanitaria e sociale “Don Bosco”, unico nel suo genere in Francia.
“Il nostro obiettivo non è creare l’ennesimo istituto di formazione, ma offrire una formazione adatta ai giovani e che risponda alle loro esigenze – ha spiegato Jean-Michel Mari, Direttore Generale del campus ‘Don Bosco’ di Lione –. Proporremo modelli agili che rispondano alle aspirazioni dei discenti, dei professionisti e delle comunità locali”.
Consapevole del tasso di abbandono degli studenti e della carenza di personale infermieristico, la rete “Don Bosco” degli istituti educativi salesiani in Francia e Belgio Sud vuole fare la sua parte offrendo un programma di formazione completo. “La creazione dell’IFSI fa parte di un processo più ampio di creazione di un campus sanitario e sociale, il cui modello è unico in Francia” ha continuato il dott. Mari.
Questo modello si basa sulla de-compartimentazione: la formazione, cioè, è vista come parte di un sistema che combina teoria e pratica, e sarà abbinata ad un approccio didattico basato sull’apprendimento delle competenze, sulla posizione professionale e sull’impegno. Un altro pilastro della formazione sarà il supporto personalizzato e su misura per gli studenti.
Tutto questo completerà la formazione degli assistenti sanitari e dei paramedici. Il campus Don Bosco rilascerà dunque otto diverse tipologie di titoli professionali riconosciuti dallo Stato, con accordi con due università.
Il campus “Don Bosco” di Lione mira anche ad essere un laboratorio di innovazione attraverso lo scambio di opinioni e pratiche tra tutti gli attori coinvolti. Grazie alla collaborazione con il gruppo “Ramsay Pôle – Lyon”, l’IFSI avrà sede e formazione in sei stabilimenti nelle regioni di Lione e Beaujolais (Lione, Écully, Saint-Priest, Villeurbanne, Marcy-l'Étoile e Arnas). Lavorando a stretto contatto con le autorità locali, i professionisti e i formandi del mondo socioassistenziale e sanitario, questo nuovo corso mira ad affrontare il problema della carenza di medici e personale sanitario, e a preparare una nuova generazione di operatori sanitari in grado di rispondere alle sfide del mondo professionale.
Marie-Hermine Gay
Fonte: Don Bosco Aujourd’hui
