Si è trattato, certamente, di una Visita d’Insieme particolare, perché non destinata ad una Regione, ma ad una struttura che svolge uno specifico servizio formativo, di grande rilievo per la vita della Congregazione. Questo importante appuntamento istituzionale è stato preceduto dalla Visita Straordinaria compiuta nei mesi scorsi dal Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, e in qualche modo ne ha raccolto i frutti e rilanciato le conclusioni.
La Visitatoria UPS è costituita da otto comunità, di cui sei all’interno del campus universitario. Ne fanno parte 100 Figli di Don Bosco incardinati e 146 salesiani studenti, cui si aggiungono 50 preti diocesani o religiosi di altre congregazioni che sono ospitati per gli studi. Costituisce, quindi, un unicum per l’internazionalità dei membri, la ricchezza interculturale e l’intreccio di esperienze di vita e di pensiero.
Le tre relazioni di don José Aníbal Mendonça, Superiore della Visitatoria, don Andrea Bozzolo, Rettore Magnifico dell’UPS e di don Renzo Barduca, Economo di entrambe le istituzioni, hanno ripercorso l’evoluzione avvenuta negli ultimi sei anni.
Il Superiore ha presentato le statistiche circa le comunità e la provenienza dei religiosi, evidenziando risorse e sfide per la vita della Visitatoria. Il Rettore Magnifico ha offerto un quadro sulla situazione attuale dell’UPS, evidenziando la complessità della realtà universitaria e i cammini che si devono intraprendere in futuro a seguito delle trasformazioni culturali e dei cambiamenti ecclesiali. In particolare l’Università è chiamata a scommettere su un incremento della ricerca accademica, sulla chiara identificazione carismatica della sua offerta formativa e sull’inserimento strategico nella rete delle istituzioni accademiche. L’Economo, da parte sua, ha presentato lo statuto giuridico e il modello organizzativo dei diversi enti operanti all’interno della Visitatoria, la gestione dei servizi e la gestione economica amministrativa, nonché i lavori straordinari compiuti in questi anni.
Il Vicario del Rettor Maggiore, condividendo i risultati della Visita Straordinaria, ha aperto una riflessione sulla forma canonica della Visitatoria, sul rapporto tra identità religiosa e professionalità accademica dei salesiani, sulle dinamiche della vita fraterna nelle comunità e sulla loro composizione, sulla missione dell’UPS nella visione strategica della Congregazione e sulla relazione tra l’Università e la Sede Centrale. Significative, al riguardo, risultano le indicazioni che la Santa Sede ha dato alle istituzioni accademiche pontificie romane per una maggiore collaborazione, una semplificazione istituzionale e una caratterizzazione della proposta culturale secondo la specificità dei carismi.
Nella Solennità del Corpo e del Sangue del Signore, domenica 2 giugno, il Rettor Maggiore ha presieduto la celebrazione eucaristica, invitando a leggere la vita fraterna e la missione universitaria nella logica dell’Alleanza che Dio offre agli uomini e che si rinnova ogni volta che viene celebrato il mistero eucaristico. Poi, nell’incontro conclusivo della visita, ha offerto preziosi spunti e indicazioni di cammino, riprendendo numerosi dei temi emersi negli incontri. Ha riaffermato la missione principale dell’Università, come espressione culturale del carisma salesiano a servizio della formazione dei salesiani e di tanti altri che si attendono dall’UPS una qualificata riflessione educativa e pastorale sulle sfide della Chiesa e della società nel mondo contemporaneo. Ha riconosciuto la crescita nel rapporto tra l’Università e il governo della Congregazione, recependo l’esigenza di forme nuove e allargate di accompagnamento istituzionale e di sinergia tra i Settori della Sede Centrale e le proposte culturali dell’università.
Anche i momenti informali, vissuti in un clima di grande familiarità e amicizia, hanno contribuito ad arricchire il confronto di questi giorni, incoraggiando a guardare al futuro con fiducia e rinnovato impegno.
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