Il tema della Giornata Internazionale dei Musei di quest’anno, celebrata lo scorso sabato, 18 maggio 2024, recitava: “Musei per l’educazione e la ricerca”; esso ha sottolineato, così, il ruolo fondamentale delle istituzioni culturali nel fornire un’’esperienza educativa integrale, e la giornata è servita a ribadire l’impegno internazionale di tante istituzioni e persone di tutto il mondo per edificare un mondo più consapevole, sostenibile e inclusivo.
I musei sono centri educativi dinamici che promuovono la curiosità, la creatività e il pensiero critico. Nel 2024 in particolare ne viene riconosciuto il contributo alla ricerca, fornendo una piattaforma per l’esplorazione e la diffusione di nuove idee. Dall’arte alla storia, dalla scienza alla tecnologia, i musei sono spazi vitali dove l’educazione e la ricerca convergono per dare forma alla comprensione del mondo.
Per la Giornata Internazionale dei Musei 2024, il gruppo di animazione dell’“Advisory Team dei Musei Missionari Salesiani” ha desiderato unirsi alla comunità internazionale ed invitare le persone a ripensare l’educazione, immaginando un futuro in cui la condivisione delle conoscenze superi le barriere, e in cui l’innovazione sappia incontrare la tradizione.
Durante la giornata di formazione è stata presentata anche una mostra: “Abbiamo anche voluto creare una mostra accessibile e rispettosa della cultura e dei valori africani, perché intendiamo la cultura attraverso un approccio basato sui diritti che si riferisce alla capacità degli individui e delle comunità di potenziare e preservare le proprie manifestazioni culturali” ha spiegato don Reginaldo Cordeiro, referente del Settore per le Missioni in seno al comitato.
Il risultato è di grande impatto per i visitatori, perché il tema della mostra è molto impegnativo dal punto di vista emotivo, ma lo spazio Ubuntu favorisce la comprensione interculturale e l’empatia tra il visitatore e i partecipanti.
Ancora una volta, tutto questo è il risultato di un’ardua ricerca che serve a consolidare la conoscenza del patrimonio che conserviamo. Non va dimenticato, infatti, che la credibilità che il pubblico ripone nei musei è dovuta al fatto che le proposte che essi fanno sono fondate e basate su studi scientifici, senza i quali il valore aggiunto dei musei non esisterebbe.