Mons. William Hanna Shomali, Vescovo Ausiliare di Gerusalemme, ha presieduto la Veglia, accompagnato da capi e rappresentanti delle altre Chiese.

In un clima tipicamente salesiano, l’evento è stato arricchito da momenti musicali e creativi, che hanno reso la Veglia di Pentecoste un’occasione per mostrare una vera unità nella diversità. Ci sono state, inoltre, letture bibliche, preghiere di intercessione e inni cantati nelle varie lingue. Tutto ciò ha messo in evidenza la ricchezza del patrimonio culturale della Terra Santa e la diversità delle persone che lavorano e servono in questo luogo.

Nel suo messaggio, Mons. Shomali ha sottolineato che l’armonia può essere trovata nella diversità, un concetto che ha illustrato accostando le storie bibliche di Babele e della Pentecoste. Ha raccontato la storia della Torre di Babele, tratta dalla Genesi, in cui il tentativo dell’umanità di costruire una torre verso il cielo portò a confusione e divisione, con la conseguente moltiplicazione delle lingue. Questo portò alla rottura della comunicazione e creò discordia. Il presule ha quindi contrapposto questo evento a quello della Pentecoste, in cui lo Spirito Santo ha permesso agli apostoli di parlare in varie lingue, consentendo a persone di diverse nazioni di comprendere comunque il messaggio di Dio. Questo evento simboleggia l’unità e la comprensione reciproca attraverso lo Spirito Santo. Il Vescovo Ausiliare di Gerusalemme ha dunque osservato che se le differenze di lingua, cultura e tradizioni possono spesso sembrare una fonte di divisione, tuttavia, grazie allo Spirito Santo, queste dissomiglianze possono essere superate per creare un insieme armonioso. Lo Spirito promuove la comunicazione e la comunione, che è inclusiva e pacifica.

Questo evento annuale della Chiesa di Gerusalemme - la Veglia di Pentecoste - riunisce i fedeli cristiani che, con una fede forte, testimoniano con la loro vita la presenza della Chiesa a Gerusalemme e in Terra Santa. Essi pregano affinché la pace e la giustizia - doni dello Spirito - tornino nella terra in cui Gesù ha vissuto durante il suo soggiorno terreno.

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