Un salesiano di INM ha dichiarato: “Grazie a questi veicoli siamo stati in grado di estendere le attività della nostra missione salesiana tra i più poveri dei poveri, nelle aree rurali, a favore dello sviluppo sostenibile delle famiglie emarginate e in particolare dei giovani. Abbiamo anche potuto concentrarci sulla sicurezza, la crescita e lo sviluppo, con cure e protezioni personalizzate per i giovani a rischio. Il nostro impegno nel trasformare positivamente le vite dei bisognosi all’interno delle nostre comunità così può procedere costantemente”.
Questa significativa donazione ha avuto un impatto diretto sulla realtà di 18 parrocchie salesiane e su oltre 8.000 giovani. Senza contare che anche altri 12.000 studenti dei corsi universitari e di formazione tecnica e professionale hanno giovato di quest’iniziativa solidale, dato che i Figli di Don Bosco hanno potuto utilizzare i veicoli per andare incontro ai ragazzi e alle ragazze dei centri giovanili presenti nelle comunità più vulnerabili.
“Le maggiori opportunità di movimento che questi veicoli ci hanno fornito hanno reso più fruttuosi i nostri sforzi nel raggiungere i giovani e conseguire il coordinamento con i dipartimenti governativi, le istituzioni sociali e i centri accademici” ha aggiunto ancora il salesiano.
Una delle realtà beneficiate è stata la casa per ragazzi “Don Bosco” di Gedilam, che ha utilizzato un veicolo per le sue attività sociali, raggiungendo nuove comunità come Thrumbars, che si trova a più di 50 chilometri di distanza dalla comunità salesiana. Sundar, un ragazzo di 15 anni di quella zona, si era ammalato con febbre alta e influenza durante il passaggio dei Monsoni: il veicolo ha permesso ai salesiani di portare il giovane in ospedale a mezzanotte, assicurandogli cure mediche tempestive e il suo benessere.
Conclude, pertanto, il salesiano: “Questo è solo un esempio tra le tante storie di successo che esemplificano l’impatto tangibile della donazione di veicoli nel servire le comunità emarginate e nel fornire un supporto essenziale nei momenti critici”.
Fonte: Salesian Missions