La rete delle “Oeuvres Maman Marguerite” si prende cura delle giovani donne e permette loro di studiare nelle scuole primarie e secondarie della città. E la Casa per ragazze “Magone”, che offre rifugio alle giovani a rischio che non possono essere seguite dai loro genitori, è uno dei programmi beneficiati da quest’iniziativa.
Attualmente la Casa Magone deve affrontare gravi problemi economici, e fatica a garantire alimentazione e assistenza sanitaria sufficienti alla propria comunità educativa. Inoltre, nel quartiere manca l’acqua potabile e infatti uno degli obiettivi dei salesiani del centro è quello di scavare un pozzo in futuro per ottenere acqua potabile in loco.
Una delle giovani beneficiarie di quest’iniziativa solidale è Naomie, di 15 anni. Naomie ha vissuto con sua madre e il padre adottivo fino a quando i genitori non sono morti, lo stesso giorno. È stata quindi mandata a vivere con la famiglia del padre adottivo, che viveva nella città di Likasi. Ma li veniva trattata in modo terribile e accusata di stregoneria, venne rifiutata e alla fine abbandonata per le strade di Lubumbashi.
In questa fase così difficile della sua vita, Naomie ha incontrato un’assistente sociale della Casa salesiana “Mamma Margherita”, che l’ha accompagnata presso il centro di accoglienza di Bakanja Ville, dove è rimasta per circa una settimana, fino a quando è stata trasferita alla Casa Magone.
Naomie è stata poi iscritta ad un programma di alfabetizzazione di sette mesi, in cui ha potuto imparare a leggere e scrivere, dopo non essere andata a scuola da piccola. Ora continua a studiare con altre persone che vivono nella comunità; e da quando Naomie ha iniziato a mangiare i pasti di Rise Against Hunger, ha recuperato le forze e riesce a portare a termine i suoi compiti senza affaticarsi.
“Voglio diventare una donna forte, responsabile e laboriosa per aiutare i miei fratellini e sorelline a finire gli studi – aggiunge ora Naomie –. Da quando mangio i pasti di ‘Rise Against Hunger’ ho recuperato salute e forza. Questo è importante per me, per poter studiare. Mi sento anche più forte e in salute di prima”.
I salesiani lavorano nella Repubblica Democratica del Congo da oltre 100 anni, assicurando sempre i loro servizi ai minori più vulnerabili. Le scuole primarie e secondarie e i programmi salesiani gettano le basi per l’apprendimento, mentre gli ulteriori programmi educativi, professionali e agricoli salesiani offrono loro l’opportunità di un futuro stabile e produttivo.
Fonte: Mission Newswire