Brasile – Il Rettor Maggiore: “La Congregazione Salesiana è tutta missionaria”

15 Marzo 2024

(ANS – Sangradouro) – “La Congregazione Salesiana è tutta missionaria”: la dichiarazione del Cardinale Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore, è stata fatta poche ore prima di concludere la sua visita alle missioni salesiane del Mato Grosso, tra i popoli indigeni Boe-Bororo e Xavante.

Il Rettor Maggiore si è detto commosso per la gratitudine dimostrata dalle popolazioni Boe-Bororo e Xavante nei confronti dell’opera dei Salesiani. Per questo ha ribadito che il lavoro missionario con i popoli nativi è una “clausola fondamentale” del carisma salesiano. “Rinnovo l'impegno che abbiamo come salesiani, non solo come Ispettoria, ma come salesiani, per la missionarietà nel mondo e nelle periferie, e quindi anche nel Mato Grosso. È una linea della Congregazione che un’Ispettoria non può cambiare. Non possono venire (i salesiani di un luogo) e dire: ‘Non vogliamo le missioni’. No. Tutta la Congregazione è missionaria. E la verità che vedo è che l’Ispettoria di Campo Grande è molto impegnata nelle missioni”, ha affermato.

Uno dei momenti salienti della visita del Cardinale alle missioni salesiane tra gli indigeni del Mato Grosso è stata la richiesta di benedizione che bambini, giovani, adulti e persino anziani sono venuti a chiedere singolarmente al Rettor Maggiore. Nel villaggio di Nossa Senhora de Fátima, gli Xavante si sono messi in fila e il X Successore di Don Bosco ha impartito a ciascuno una benedizione speciale.

A tal proposito il Rettor Maggiore ha spiegato: “Mi approssimo a questi momenti sempre con grande rispetto. Perché sappiamo che ci sono persone più timide, ci sono bambini che a volte hanno paura, ma mi ha sorpreso il modo in cui si sono avvicinati a me. E, beh, mi è sembrato che la cosa giusta da fare fosse continuare a dare a ogni persona una benedizione personale. L’ho fatto perché credo molto nell’incontro personale. Credo molto nel saluto personale, nell’abbraccio personale quando un giovane me lo chiede, nella benedizione personale, come hanno sempre fatto i miei predecessori. Richiamo l’attenzione su questo perché a volte il nostro pragmatismo può portarci a perdere il valore di alcuni segni, e la benedizione personale è un simbolo molto forte”, ha analizzato il Cardinale.

In qualità di Rettor Maggiore, il Cardinale Fernández Artime ha visitato più di 120 Paesi del mondo e ha conosciuto da vicino la realtà missionaria dei Salesiani in tantissimi luoghi. La conclusione che ha tratto dopo aver visitato le missioni salesiane indigene nello Stato del Mato Grosso è che le esperienze non sono paragonabili. “Direi che la realtà missionaria del Mato Grosso è molto diversa dalle altre, perché le popolazioni con cui lavoriamo sono diverse. E direi che la chiave per capire cosa distingua il lavoro missionario dei miei confratelli in tutti i Paesi è che non abbiamo un manuale delle missioni, semplicemente perché non esiste. Non è possibile avere un manuale, ma ci avviciniamo ai popoli nativi e, a seconda di come sono le persone, ci adattiamo a stare con loro. I Mapuche hanno uno stile. I Teguelche dell’Argentina e del Cile hanno un altro stile. I popoli Soar e Solar dell’Ecuador e del Perù hanno uno stile ancora diverso. Gli Xavante hanno uno stile unico; gli Yanomami sono unici nel loro stile; così i Boe-Bororo e i popoli del Paraguay. Li ho visitati tutti. Com’è la missione nel Mato Grosso? Unica, perché i popoli con cui stiamo sono unici”, ha concluso.

Dopo aver lasciato le terre degli indigeni, il Rettor Maggiore ha raggiunto un’assolata e cocente Cuiabá, con 42° C di temperatura. Ma il calore del clima era minore del calore umano e dalla gioia dimostrati dai giovani studenti delle scuole salesiane di “São Gonçalo” e “Santo Antônio” all’accoglienza del Rettor Maggiore presso il Santuario di Maria Ausiliatrice.

Il Card. Fernández Artime ha abbracciato i presenti nel santuario, che hanno formato un grande corridoio umano sulla scalinata che porta al tempio, e ha ricevuto un omaggio floreale e le prime parole di benvenuto e di saluto. Impressionante è stato vedere uomini e donne, professionisti e studenti, padri e madri di famiglia, che in pieno orario lavorativo di un giorno feriale, hanno tralasciato le altre attività per andare incontro al Successore di Don Bosco e Cardinale della Chiesa.

Accompagnato dall’Ispettore, don Ricardo Carlos, dal Direttore della Comunità Salesiana e Rettore del Santuario, don Hermenegildo Silva Conceição, e da altri salesiani delle presenze di Cuiabá, il Rettor Maggiore ha poi inaugurato e consacrato il nuovo tabernacolo della chiesa. Infine, dopo la funzione religiosa all’interno della chiesa, il Cardinale si è recato nel cortile dell’istituto “São Gonçalo” dove ha inaugurato un monumento in onore di Don Bosco e di Maria Ausiliatrice, a memoria del 130° anniversario dell’Ispettoria e dell’istituto.

Euclides Brites

Fonte: Ispettoria BCG

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