La cerimonia di consegna, che si è svolta presso l’Istituto “Don Bosco” di Vallecrosia lo scorso 29 febbraio e, ha rappresentato il momento conclusivo di un percorso di sensibilizzazione alla cultura della legalità, svolto dalla Prefettura in sinergia con l’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, i comuni di Bordighera e Vallecrosia e la rete di volontariato del territorio guidata dalle associazioni “Libera” e “Spes”, la Caritas e l’Istituto “Don Bosco” di Vallecrosia. La riappropriazione e riassegnazione di questi luoghi permetterà la creazione di spazi che, nella loro nuova funzione, verranno gestiti da associazioni impegnate nel sociale e a favore dei giovani.
Per l’occasione sono intervenuti il prefetto della Provincia di Imperia, Valerio Massimo Romeo, il senatore Gianni Berrino, il Direttore della sede di Milano dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata, Simona Enrica Ronchi, il Sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito, il Sindaco di Vallecrosia Armando Biasi, i rappresentanti delle associazioni, Maura Orengo, referente provinciale di Libera, e Matteo Lupi, presidente della Spes, alla presenza di autorità civili, militari e religiose, locali, provinciali, regionali e nazionali.
Il vescovo della diocesi di Ventimiglia-Sanremo, Monsignor Antonio Suetta, ha dato il via alla cerimonia con una riflessione, una preghiera e una benedizione. Sono poi stati letti messaggi rivolti al Prefetto da parte di Matteo Piantedosi, Ministro dell’Interno, e di Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. “Il riutilizzo per finalità sociali dei beni sottratti alle consorterie criminali assume un rilevante significato, anche simbolico, perché solo con la restituzione alla comunità di ciò che ha rappresentato il frutto di profitti illeciti può dirsi davvero compiuta l’opera di contrasto alle mafie” ha scritto il ministro Matteo Piantedosi.
“La restituzione alla cittadinanza e al mondo dell’agricoltura di terreni confiscati alla criminalità può contribuire a contrastare la desertificazione economica e sociale di alcune aree della nostra nazione” ha sottolineato il Ministro Francesco Lollobrigida.
Nel suo intervento il Senatore Berrino ha sottolineato: “È bella la durezza del lavoro. Per arrivare ad oggi c’è stato un lavoro duro, lo stesso che viene richiesto ai nostri giovani, alle comunità, per il futuro, per dimostrare a tutti noi che il bene vince sempre e che l’impegno, unito alla fatica e alla costanza, sono l’unica via per un futuro migliore di quello che abbiamo oggi”.
“La cerimonia di oggi rappresenta un momento particolarmente significativo perché è la conclusione di un lavoro immenso fatto dalle forze dell’ordine e dai tribunali per sottrarre i patrimoni alla criminalità organizzata. La legalità vince sempre” ha dichiarato la dott.ssa Simona Enrica Ronchi.
Dopo gli interventi degli altri ospiti presenti ha parlato anche don Stefano Aspettati, Superiore della Circoscrizione salesiana dell’Italia Centrale (ICC), che ha osservato: “Quando ancora non esisteva il termine legalità Don Bosco parlava ai suoi ragazzi e diceva a loro di diventare dei buoni cristiani, onesti cittadini e abitatori del cielo. Il terreno degli onesti cittadini ci mette in comunione con tutti”.
L’evento, che si è concluso con un ricco buffet, è stato curato dagli allievi dei corsi del Centro Formazione Professionale Salesiano CNOS FAP che, in un’occasione così importante, sono stati anche loro protagonisti di una giornata preziosa per la collettività.