Spagna – La sfida dell’applicazione dell’Intelligenza Artificiale al progetto educativo salesiano

06 Marzo 2024

(ANS – Madrid) – Giovedì 29 febbraio e venerdì 1° marzo 2024, presso la casa salesiana di Atocha, a Madrid, si è tenuta la decima edizione delle Giornate di Comunicazione Salesiana, dal titolo “Intelligenza Artificiale. Chiavi e sfide di una nuova frontiera”, un tema che ha suscitato grande interesse tra il centinaio di partecipanti, illuminando come sia possibile avanzare in questo nuovo paradigma comunicativo dal punto di vista salesiano, al servizio dell’educazione e della “Buona Novella” del Vangelo.

Dopo i saluti iniziali da parte dei Delegati per la Comunicazione Sociale di entrambe le Ispettorie salesiane spagnole – don Javier Valiente, Delegato di “Spagna-San Giacomo Maggiore” (SSM), anche Delegato Nazionale, e don Carlos Martín, Delegato di Spagna-Maria Ausiliatrice” (SMX) – i lavori sono stati aperti dall’intervento sul tema “Dall’intelligenza collettiva all’intelligenza artificiale. La visione salesiana tra educazione, comunicazione e giovani”, a cura dello stesso don Valente.

“La comunicazione fa parte del DNA salesiano – ha esordito il salesiano –. Oggi vediamo Don Bosco come un comunicatore completo e omnicanale, con una visione innovativa per i tempi in cui viveva. Egli ha saputo creare un ecosistema di comunicazione nell’Oratorio, una macchina di comunicazione perfetta. L’intelligenza artificiale è una nuova forma di comunicazione che va approfondita per applicarla all’apprendimento e all’evangelizzazione dei nostri giovani”.

Come seconda sessione della giornata, Charo Fernández Aguirre, insegnante legata alla formazione di “Escuelas Católicas” ed esperta nell’uso delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione nell’educazione e nella formazione degli insegnanti, ha analizzato “le viscere” dell’Intelligenza Artificiale e come funzionano i diversi modelli di applicazioni che utilizzano questo tipo di intelligenza, dando alcuni indizi sui limiti e i vantaggi della loro applicazione nel campo dell’educazione.

Alla domanda su come far progredire l’Intelligenza Artificiale nel campo dell’educazione, la relatrice è stata chiara: “Senza fretta, ma senza sosta, perché è un nuovo modo di elaborare le informazioni che cambia tutto ed è inarrestabile. È già una realtà oggi, ma i progressi stanno avvenendo molto rapidamente”, ha spiegato la prof.ssa Fernández.

Nel pomeriggio di giovedì pomeriggio si sono tenute due serie successive di laboratori, condotti da esperti dei rispettivi settori, nello stile dei cosiddetti “TEDx talks”, con l’obiettivo di fornire ai partecipanti indicazioni su come utilizzare gli strumenti dell’Intelligenza Artificiale per la comunicazione, la creatività e l’educazione. Inoltre, i presenti hanno potuto ricevere spunti interessanti da insegnanti come Javier Monteagudo, professore che collabora con diversi istituti scolastici per la formazione degli insegnanti in aree legate al cambiamento educativo, e Francisco García Donate, docente universitario e membro di “Digital Communication” presso la società di consulenza “LLYC Global”.

I commenti dei partecipanti dopo i laboratori hanno manifestato la comune sorpresa, quasi l’incredulità verso il grande potenziale degli strumenti mostrati, ma allo stesso tempo anche il senso di responsabilità e temperanza per poter comprendere meglio questa nuova tecnologia e lavorare in gruppo per vedere come questo nuovo modo di elaborare le informazioni possa essere utilizzato per migliorare l’apprendimento e generare cittadini più critici, impegnati e responsabili con il loro ambiente.

Durante la conferenza, i partecipanti hanno sollevato diverse domande, tra cui alcune sull’etica dei contenuti generati dall’Intelligenza Artificiale, nonché dubbi sul diritto d’autore di quei contenuti; domande a cui i relatori hanno risposto asserendo che, trattandosi di un campo sperimentale e in rapida evoluzione, le sfide su cui gli esperti stanno lavorando sono proprio la regolamentazione legale, nonché l’individuazione di criteri etici comuni.

Su quest’ultimo tema, al mattino di venerdì 1° marzo, ha fatto luce ancor più specificamente Idoia Salazar, esperta e consulente in materia di regolamentazione digitale, avvocato del Consiglio di Stato e docente di Diritto digitale.

“Il problema non sono gli strumenti di Intelligenza Artificiale, ma coloro che li gestiscono, con i loro rischi di manipolazione, come ad esempio può darsi con le campagne di manipolazione ideologica in politica o altre questioni simili. In questo senso, dobbiamo essere molto attenti e vigili a queste situazioni e implementare leggi e criteri etici che difendano i diritti delle persone”, ha spiegato la docente.

E ha aggiunto anche: “Ci sono stati tentativi di creare un codice etico globale per l’intelligenza artificiale, ma non è stato possibile a causa della diversa sensibilità delle culture di tutto il mondo. In ogni caso, strumenti come ChatGPT e altri stabiliscono già regole e algoritmi nell’addestramento dei loro modelli di Intelligenza Artificiale che non permettono loro di rispondere a domande su come fabbricare una bomba, assemblare un’arma, commettere suicidio/omicidio… E i sistemi di Intelligenza Artificiale stanno iniziando a incorporare una serie di valori come la giustizia, la solidarietà, la cooperazione, l’empatia, l’uguaglianza di genere e la non discriminazione razziale…. Ma c’è ancora molta strada da fare, e in questo senso l’Unione Europea ha già iniziato a regolamentare alcuni aspetti per prevenire rischi per i suoi cittadini”.

La sessione di venerdì si è conclusa con una dinamica di lavoro di gruppo, in cui i partecipanti hanno condiviso e discusso ciò che avevano sentito e sperimentato durante la formazione, consolidando le loro conoscenze e cercando sinergie per il lavoro di cooperazione tra i diversi referenti della comunicazione delle presenze salesiane in Spagna.

Fonte: Salesianos.info

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