Quest’anno, l’obiettivo è quello di far assumere ai giovani ruoli di grande visibilità nei media, nella politica, negli affari, nello sport e nell’intrattenimento, normalmente ricoperti dagli adulti, per accendere i riflettori su questioni che stanno loro a cuore. L’UNICEF ha dichiarato infatti: “Dal cambiamento climatico, all’educazione e alla salute mentale, fino alla fine del razzismo e della discriminazione, i bambini e i giovani stanno alzando la voce sulle questioni che interessano la loro generazione e chiedono agli adulti di creare un futuro migliore”.
Don Timothy Ploch, Direttore ad interim di “Salesian Missions”, ha affermato: “Attraverso l’educazione e la programmazione dello sviluppo sociale, i missionari salesiani in più di 130 Paesi del mondo lavorano per rompere il ciclo della povertà e diffondere un senso di dignità tra tutti coloro di cui si occupano. Inoltre, i salesiani lavorano anche per garantire che tutti i giovani conoscano i loro diritti, siano in grado di partecipare pienamente alle loro comunità e facciano sentire la loro voce”.
Che si tratti di combattere il lavoro minorile, assistere i minori senzatetto o costruire scuole dove i bambini non avevano accesso all’educazione, i salesiani si assicurano che i bisognosi abbiano accesso a programmi e servizi. Con oltre 5.500 istituzioni educative e centri giovanili salesiani, i missionari educano i bambini in alcuni dei luoghi più poveri del pianeta.
Dunque, in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia, “Salesian Missions” mette orgogliosamente in evidenza i programmi sociali ed educativi a favore dei bambini di tutto il mondo.
In Brasile, grazie al sostegno dei benefattori di “Salesian Missions”, i salesiani della missione di Maturacá, nell’Alto Rio Negro, la parte brasiliana della foresta amazzonica, hanno potuto fornire sostegno alla comunità indigena Yanomami. I salesiani – che vi sono presenti da 40 anni e gestiscono una scuola, un centro e una parrocchia – hanno fornito, tra il 2021 e il 2022, attività ricreative e sportive a 646 bambini. Preparano i minori ai Sacramenti ed effettuano visite a domicilio per il sostegno alla salute e all’educazione. Non solo. Grazie al sostegno ricevuto hanno potuto dare tutta una serie di supporti ulteriori, tra cui la benzina per le barche a motore, il noleggio di un’auto 4×4, il diesel per un generatore di corrente, il materiale didattico e i pasti per gli studenti, le batterie per l’energia solare e i costi del personale.
Ancora, grazie a “Salesian Missions”, più di sessanta giovani che frequentano il Centro “Don Bosco” di Rundu, in Namibia, possono contare su pasti sani. Molti giovani, di età compresa tra i 7 e i 15 anni e provenienti da famiglie molto povere, non avevano regolare accesso al cibo. Grazie a questo supporto nutrizionale, invece, possono ora avere almeno un pasto sano al giorno, prima di recarsi a scuola. Presso il Centro “Don Bosco”, inoltre, hanno la possibilità di frequentare corsi di informatica, attività oratoriali e sportive.
Nelle Filippine, infine, ad alcuni studenti che frequentano l’Istituto Tecnico “Don Bosco” di Makati City è stata data l’opportunità di frequentare il programma automobilistico e il corso di macchinista montatore. L’Istituto ha inoltre sviluppato collaborazioni a lungo termine con organizzazioni come “Ford” e “Porsche”, che contribuiscono a garantire agli studenti l’accesso alla formazione sul posto di lavoro e a trovare un impiego una volta diplomati.
Fonte: Salesian Missions