Italia – “Qui c’è tanto di bello e di buono da non disperdere”. Il Rettor Maggiore è concittadino di Sant’Artemide Zatti

09 Ottobre 2023

(ANS – Boretto) – Domenica 8 ottobre 2023, in una giornata ricca di gesti simbolici ed evocativi, e dopo una celebrazione eucaristica sentita e partecipata da tutta la comunità cittadina, il Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime, ha ricevuto la cittadinanza onoraria del comune di Boretto, in Provincia di Reggio Emilia, ed è divenuto così concittadino del “borettese più famoso del mondo”, il salesiano coadiutore Sant’Artemide Zatti.

La giornata di domenica si è aperta con un corteo in omaggio a Zatti per le strade del comune. Raggiunta la meta, la Basilica di San Marco, è iniziata la celebrazione eucaristica, presieduta dal X Successore di Don Bosco, alla presenza di numerose autorità civili, militari, religiose e salesiane – tra queste ultime si segnala la presenza dell’Ispettore di ILE, don Roberto dal Molin, accompagnato dai Direttori della sua Ispettoria, e delle Ispettrici delle Figlie di Maria Ausiliatrice della Lombardia e dell’Italia Emiliana, Ligure e Toscana, rispettivamente suor Stefania Saccuman e suor Elide Degiovanni.

Prima della celebrazione il parroco e responsabile dell’unità pastorale locale, don Giancarlo Minotta, ha sottolineato come i santi non siano personaggi da museo delle cere, ma camminano ancora oggi al fianco dell’umanità; così ha osservato che sapere che nella schiera dei santi c’è anche un infermiere specializzato nell’assistenza materiale e spirituale ai poverissimi è una risorsa potente. Ed è per questo che ha invitato a rendersi conto di avere questi intercessori presenti e vicini, nella speranza che anche nei luoghi che diedero i natali a Zatti si raggiunga almeno un po’ della popolarità e della devozione che gli sono tributati in quella che divenne la sua patria d’adozione, l’Argentina.

Poi è intervenuto anche il Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Reggio Emilia-Guastalla, Mons. Giovanni Rossi, che in rappresentanza dell’Arcivescovo, Mons. Giacomo Morandi, ha lodato l’esempio offerto da Zatti nel vivere il “Da mihi animas” salesiano, e ha manifestato la contentezza dell’arcidiocesi per avere, attraverso Zatti, una “grande gioia e un invito alla conversione”, una manifestazione di “santità di casa”. E, dopo aver espresso la gratitudine dell’Arcidiocesi verso la comunità salesiana per il suo lavoro educativo, ha concluso: “grazie al nostro caro Sant’Artemide, anche noi reggiani-guastallesi ci sentiamo ancora più vicini ai Figli di Don Bosco sparsi per il mondo”.

Quindi, nel corso dell’omelia, il Rettor Maggiore ha spiegato il significato della santità, chiarendo che attraverso la beatificazione e la canonizzazione la Chiesa offre ai suoi fedeli dei modelli di vita cristiana – “persone in carne ed ossa che sono state straordinarie nel vivere la fede, seguire Gesù, praticare la carità”; Ha raccontato la sua esperienza da Ispettore dell’Argentina Sud e della sua conoscenza diretta dei luoghi e dell’attività di Zatti, preziosissima per tanti, ma realizzata con discrezione e nella quotidianità; ha ripercorso con i fedeli il segreto della fedeltà e del servizio di Zatti – l’esperienza della malattia e della guarigione per mano di Maria, con la successiva promessa che l’impegnò per tutta la vita; ancora, ha instaurato un paragone tra il servizio di Zatti e la pagina del Vangelo dedicata alla figura del Buon Samaritano; e ha concluso osservando che sa da quella terra emiliana è venuta fuori una figura di santità così affascinante come quella di Zatti, allora “qui c’è tanto di bello e di buono da non disperdere”.

La celebrazione si è conclusa con un ultimo gesto significativo: la consegna alla comunità borettese, da parte del Rettor Maggiore, di una copia della “Lettera Decretale” della canonizzazione di Zatti, ossia il documento pontificio ufficiale che attesta l’avvenuta canonizzazione.

L’apice della giornata si è infine raggiunto con la consegna della cittadinanza onoraria al Rettor Maggiore da parte del sindaco di Boretto, Matteo Benassi. “Oggi è festa per la nostra comunità, oltre che cristiana, anche per quella civile” ha esordito il Primo Cittadino, elencando i molteplici motivi della festa. Poi, ha specificato: “Il conferimento della cittadinanza onoraria al Cardinale Don Ángel Fernández Artime vuole essere un riconoscimento al Rettore Maggiore dei Salesiani in continuità coi suoi predecessori, sempre

vicini alla nostra comunità, a partire dal compianto don Juan Vecchi, anche lui di origini borettesi. Ma vuole essere altrettanto un segno di partecipazione e amicizia verso tutto il mondo salesiano: la cittadinanza al Rettor Maggiore sta a significare che ogni Salesiano che viene a Boretto sarà considerato un cittadino, un amico e un fratello della nostra comunità”. E ha evidenziato anch’egli, da una visione laica, l’importanza di celebrare una persona che univa competenza e passione, che accoglieva il prossimo e lo rispettava, che curava anche quando non poteva guarire, che sapeva che il sorriso è una medicina e che mentre fasciava le ferite del corpo non tralasciava quelle dell’anima. “Come sarebbe bello se tutti ci trattassimo con la delicatezza che aveva Zatti!” ha terminato, prima di consegnare ufficialmente al Rettor Maggiore la targa con la cittadinanza onoraria.

La giornata di festa si è completata, nel pomeriggio, con una nuova edizione della manifestazione “Color Zatti”, una catechesi divertente ed itinerante, guidata dai salesiani di Parma e dalle FMA di Bibbiano, che ha condotto i partecipanti tra scenette, musica e colori – sulle maglie e sui volti – lungo i luoghi in cui Artemide Zatti nacque e crebbe, dove diventò cristiano e dove visse l’esperienza della miseria che lo vide precocemente bracciante e che successivamente indusse la sua famiglia a emigrare a Bahía Blanca.

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