Alla fine del Vangelo di Marco, prima di salire al cielo, Gesù lascia un ultimo importante messaggio agli apostoli, che nella sua traduzione letterale dal greco suona così: “Essendo andati in tutto il mondo, annunciate la buona notizia a tutta la creazione (Mc 16,15)” 

Non c’è da scoraggiarsi se anche noi a volte facciamo fatica ad entrare nel nostro ruolo di “missionari”. Ogni cristiano infatti è missionario. La missione non è un’opzione, ma è parte integrante dell’essere seguaci di Cristo, e per esserlo veramente dobbiamo assumerne la dimensione cosmica: una dimensione in cui non esistono confini, barriere, distinzioni, in cui è richiesto un salto verso una visione integrale che abbraccia “tutta la creazione”. 

Per arrivare a questo è necessario liberarsi, come fece san Francesco: spogliarsi di tutto ciò che non serve, non solo dei beni materiali superflui, ma anche delle nostre certezze, delle nostre impalcature intellettuali e culturali, delle pratiche vuote, delle strutture create solo per darci sicurezza, che diventano barriere, trincee dentro cui ci chiudiamo e da cui facciamo fatica ad uscire.

Come fare?

Innanzitutto, dobbiamo recuperare il senso della Creazione nella sua unitarietà. Poi, prendere consapevolezza che siamo immersi in una Creazione sofferente, e anche questa sofferenza va vista in senso unitario: se una parte del corpo è malata, tutto il corpo soffre. Portare una bella notizia ad una Creazione sofferente nella sua totalità diventa quindi un compito difficile: la notizia bella che possiamo portare è la speranza, la fiducia che c’è ancora possibilità di salvare il mondo dalla crisi socio-ambientale in cui siamo tutti immersi, in cui ognuno di noi ha la sua corresponsabilità e il suo compito specifico. L’annuncio migliore sono i fatti: San Francesco ci ispira quando dice che il Vangelo va annunciato con la vita, e poi, se necessario, anche con le parole.

Questo annuncio va portato ai poveri prima di tutti, sono loro infatti il target privilegiato di Gesù. Per essere vicini a loro, per aiutarli veramente, non potremo evitare di affrontare la crisi ambientale. Confrontarci con la crisi climatica significa guardarci allo specchio, guardarci in profondità.

Con questo spirito la Congregazione Salesiana ha iniziato il suo cammino nell’Ecologia Integrale, seguendo il percorso aperto da Papa Francesco con la Laudato Si’. Vogliamo invitarvi a riflettere su queste tematiche e, attraverso tutti i contributi che seguono, ad interrogarvi sul senso della missione in questo particolare periodo storico. Buona lettura e buona missione integrale!

L’articolo integrale è disponibile sul libretto della GMS 2023, in italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese.

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