Dal letto si è passati alla costruzione di una scala, che invitava i giovani ad alzarsi e camminare, per vedere oltre l’orizzonte. Ed è così che è intervenuta Chiara, una giovane animatrice MGS che l’anno scorso ha vissuto una esperienza missionaria di 5 mesi in Perù, con l’Operazione Mato Grosso. Un sogno che si era acceso in lei e che ha trovato concretezza nel suo servizio a favore dei più poveri.
Infine, attraverso un’ultima coreografia, la scala si è trasformata in altare. Lì trovano pienezza i sogni di Dio, che vede più lontano di noi. Su questo aspetto si è soffermato don Matteo Rupil, salesiano che a partire dai 14 anni ha bisogno di molte persone che lo aiutino nella vita, in quanto non vedente. Eppure, nonostante questa situazione, si è sentito chiamato da Dio a diventare salesiano e sacerdote. Su quell’altare, lo stesso don Rupil ha celebrato l’Eucarestia, invitando i giovani a fidarsi di Dio e a camminare sulla via dei sogni.
La giornata è proseguita con l’entusiasmo incontenibile dei giovani, che attraverso danze, giochi e incontri informali, hanno potuto vivere una splendida giornata di gioia grazie al carisma salesiano.
Moltissimi sono stati i giovani coinvolti nell’organizzazione, circa 150, che già dal giorno prima, con il “pre-meeting”, si sono messi a disposizione per aiutare a preparare gli ambienti e le attività che sono state proposte. Con loro si è vissuto anche una bella veglia di preghiera, con un momento intenso di adorazione e numerose confessioni.
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