I 19 giovani studenti, dotati nelle arti culinarie, si sono radunati presso la sede di “Being Volunteer” per lavorare insieme al progetto, accompagnati dai responsabili Leo D'Souza, Pearl Fernandes e altri tre volontari.
Il personale di “Being Volunteer”, forte della sua maggiore esperienza in materia, ha suddiviso gli studenti in quattro gruppi, ognuno con un compito specifico da portare a termine. Il primo gruppo ha fatto il giro delle comunità vicine per raccogliere 116 kg di vecchi giornali e riviste, materiali che sono stati poi smistati e venduti per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di materiale scolastico per i bambini e ragazzi di strada.
Il secondo gruppo di studenti ha allestito la cucina, pulito gli utensili, ordinato i cereali, le verdure e le spezie e preparato gli ingredienti per un pasto nutriente. Il terzo gruppo di studenti ha dato prova delle proprie abilità culinarie cucinando tutti gli alimenti, sotto la guida di insegnanti e volontari. Infine, insieme ai volontari e al personale, il quarto gruppo ha distribuito i 115 pacchetti di cibo ai residenti e ai bambini delle baraccopoli e dei cantieri presenti nella zona di Baner, a Pune.
Parlando dell’esperienza realizzata e di quanto appreso, una delle studentesse coinvolte, Saroj Bagdi, ha raccontato: “Quando siamo andati in giro per gli appartamenti a raccogliere vecchi giornali e riviste, alcune persone sono state generose, mentre altre ci hanno guardato male e non hanno voluto darci una mano”.
Un’altra giovane, Riddhi Dalvi, da parte sua ha condiviso: “All’inizio ero intimidita nel distribuire i cartoni con il cibo; ma poi, guardando i piccoli volti dei bambini e quelli provati degli anziani che incontravamo, ho capito la mia responsabilità nei loro confronti e mi sono promessa di continuare a compiere questi piccoli atti di amorevolezza in futuro”.
L’esperienza condotta ha ispirato i docenti e gli studenti a compiere piccoli atti di amorevolezza nella comunità, come parte della loro vita quotidiana. Il personale e gli studenti hanno ringraziato “Being Volunteer” per aver permesso loro di fornire un’occasione, pur limitata, di attenzione e cura ai meno fortunati. “Being Volunteer” mira a creare una nazione in cui i ricchi e i poveri della società lavorino insieme per costruire un mondo migliore; e l’obiettivo è anche quello di promuovere una cultura del volontariato in cui i singoli fungano da agenti del cambiamento.
Pearl Fernandes
Fonte: Don Bosco South Asia