Italia – Il Rettor Maggiore ricorda ai neo-Ispettori: “La nostra missione è curare la vita lì dove si presenta”

26 Giugno 2023

(ANS – Torino) – Si è concluso nella giornata di venerdì 23 giugno, memoria di San Giuseppe Cafasso, il Corso di formazione e accompagnamento per 10 Ispettori di recente nomina. L’appuntamento, durato due settimane, ha permesso agli Ispettori di ricevere indicazioni fondamentali per il buon compimento del loro servizio, attraverso delle sessioni di lavoro con tutti i membri del Consiglio Generale, e ancor più grazie al dialogo e al confronto diretto con il Rettor Maggiore e i suoi Consiglieri. Alla fine del corso generale è stata la soddisfazione dei partecipanti.

È stato proprio il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ad offrire l’opportuna chiave di lettura del corso, nell’omelia della Messa conclusiva del corso, da lui presieduta nella Cappella di San Francesco di Sales a Valdocco. “Avete fatto un lavoro molto bello e impegnativo, ora tornate a casa con la consapevolezza che c’è bisogno di avere grande cura di quel pezzo di Congregazione che il Signore vi ha affidato” ha esordito il X Successore di Don Bosco.

Poi, citando un suo recente incontro con un anziano exallievo oratoriano di Valdocco, ha raccontato come questi gli avesse confidato di ritenere che la cappella di San Francesco di Sales – cioè, la chiesa in cui egli stava presiedendo l’Eucaristia – fosse più bella prima, con l’intonaco dell’epoca di Don Bosco, che oggi, con tutti i marmi. L’aneddoto è servito da spunto al Rettor Maggiore per osservare come ci siano cose che cambino nel tempo, perché espressione dell’estetica del tempo, e altre che devono rimanere sempre, perché essenziali.

“Tornati a casa, dovrete guardare all’essenziale: l’arte di prendere cura le persone che avremo accanto” ha pertanto osservato Don Á.F. Artime. “Lì dove c’è un ragazzo, il farsi presente, può dare vita ai nostri giorni” ha aggiunto ancora.

Per questo, “In un mondo ricco di sfide, sempre più tecnologico,” il X Successore di Don Bosco ha messo in guardia dalla “tentazione dell’essere efficienti”, di guardare le cose e le persone con uno sguardo privo del calore umano. E ha spiegato a chiare lettere: “La nostra missione è curare la vita lì dove si presenta. E, o noi arriviamo al cuore, o facciamo altre cose… Ciò che ci salva è un cuore che cerca di amare, di servire, perché pieno di Dio. Tutto il resto si chiama efficienza”.

Intervistati al termine dell’esperienza, tutti e 10 gli Ispettori hanno lasciato il loro - positivo - commento sul corso da loro frequentato:

“Ringrazio tutti quelli che hanno collaborato a questo incontro di Ispettori per formarci, darci forza, energia e coraggio in vista del nostro servizio ai confratelli” (don Juan Pablo Alcas Michilot, Ispettore del Perù - PER);

“Ho vissuto un’esperienza bella per la mia vita salesiana. Mi avete aiutato e incoraggiato per svolgere il mio servizio nell’Ispettoria” (don Anthony Boonlert, Ispettore della Thailandia - THA)

“Animare e governare con il cuore di Don Bosco. Essere qui a Valdocco è sempre un ritorno alle fonti salesiani, per trovare ispirazione per avere il cuore configurato a quello di Don Bosco e di Gesù” (don Ademir Ricard Cwendrych, Ispettore di Brasile-Porto Alegre - BPA);

“La cosa più bella che abbiamo avuto in quest’incontro è stata quella di condividere la vita con Don Bosco presente qui vicino nella Basilica di Maria Ausiliatrice, e con il Don Bosco vivo, che è il Rettor Maggiore” (don Marcelo Farfán, Ispettore dell’Ecuador - ECU);

“Grazie a Dio, Don Bosco, Maria Ausiliatrice e Mamma Margherita! Grazie al Rettor Maggiore, al suo Vicario, a tutto il Consiglio: è stata l’esperienza di un gruppo dove l’accompagnamento è stato davvero percepibile e dimostrato dalla vicinanza e dalla disponibilità” (don Don Bosco Lourdusamy, Ispettore di India-Chennai - INM);

“È stata davvero una bella esperienza con il Rettor Maggiore e il suo Consiglio, respirando la presenza viva di Don Bosco. Ed è stato bello anche condividere con i miei compagni Ispettori le rispettive esperienze. È stato un tempo bellissimo!” (don Michael Kazembe Mbandama, Superiore della Visitatoria Zambia-Malawi-Zimbabwe-Namibia - ZMB);

“Per me è stato un momento di crescita nel carisma e nelle diverse e ampie funzioni che questo servizio comporta” (don Julio Andrés Navarro Mora, Ispettore del Centroamerica - CAM);

“Ho fatto profonda esperienza di Don Bosco in questo luogo, ho fatto esperienza di comunione e sentito una grande pace qui. Tutto questo mi aiuterà ad avere cura della vita di preghiera, comunitaria, e pastorale nella mia Visitatoria” (don Anacleto Pires Guiterres, Superiore della Visitatoria di Timor Est - TLS);

“Ringrazio per quest’opportunità! È stata un’esperienza che mi spinge a servire gli altri con coraggio e speranza” (don Bartłomiej Polański, Ispettore di Polonia-Wrocław – PLO);

“Due settimane di vicinanza, condividendo lo stesso sogno, come anche le difficoltà. Il Rettor Maggiore e il suo Consiglio ci hanno aiutato a riconoscere il nostro ruolo di guide e le nostre responsabilità. Grazie per queste bellissime giornate” (don Clive Telles, Ispettore di India-Panjim - INP).

Da parte degli Ispettori, dunque, grande è stata la riconoscenza per il bagaglio di esperienze fatte e le conoscenze acquisite a vantaggio della loro missione.

InfoANS

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