Il penultimo giorno della visita del Rettore Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, in Australia lo ha visto recarsi innanzitutto all’Istituto “St Joseph” di Ferntree Gully, situato a circa 40 km a est da Melbourne. Il centro salesiano è stato recentemente oggetto di un’ampia trasformazione, con l’aggiunta di una vasta gamma di strutture a beneficio dei suoi studenti; per questo, il primo impegno del Rettore Maggiore è stato quello di benedire la nuova fontana installata nella cosiddetta “Piazza Bosco”, in omaggio alla tradizione che vedeva Don Bosco incontrare i suoi giovani nei pressi di una fontanella.

Poi è iniziata una rapida visita ai nuovi edifici, durante la quale il X Successore di Don Bosco ha dialogato con gli allievi, incontrandoli nelle loro aule. Quando poi all’incontro si sono aggiunti anche i docenti della scuola, gli allievi dell’ultimo anno e vari ospiti, il Rettore Maggiore ha ringraziato tutti i presenti per il duro lavoro svolto.

A seguire Don Á.F. Artime ha raggiunto il Centro per Ritiri “Don Bosco” di Lysterfield, a soli 10 minuti di distanza dal centro di Ferntree Gully. Lì ha incontrato molti salesiani provenienti da tutta l’Ispettoria. Don Frank Bertagnolli ha iniziato la sessione con una riflessione sulla storia dei Salesiani in Australia, cui è seguito uno spettacolo di intrattenimento di don Mick Court, salesiano esperto di prestidigitazione. Nell’occasione tutti i presenti sono stati invitati a condividere alcuni dei ricordi più preziosi della loro vita salesiana, e la maggior parte di essi ha segnalato quei salesiani che maggiormente li impressionarono da giovani.

Dopo il pranzo, il Rettor Maggiore ha parlato ai suoi confratelli riuniti dello stato della Congregazione a livello mondiale e della sua visione del futuro. Ed essendo egli stato in visita in Australia già 9 anni fa, ha sottolineato quanto sia stato bello vedere i progressi fatti dall’Ispettoria AUL rispetto ad allora.

Ha parlato di una speranza consapevole: che c’è sicuramente ancora molto da fare nella storia salesiana in Australia; la congregazione deve solo marciare verso questo obiettivo con un piano deliberato per diffondere il carisma di Don Bosco ai giovani che ne hanno più bisogno. E dopo un tempo di domande e risposte, la serata si è completata con la Messa serale, seguita dall’agape organizzata dallo staff del centro.

L’ultima tappa della visita del Rettor Maggiore lo ha portato all’Istituto Salesiano di Sunbury, Casa Madre dei Salesiani in Australia, dove essi finalmente trovarono, nel 1927, la loro sede permanente, dopo essersi trasferiti a Melbourne dall’Australia occidentale.

La giornata è iniziata con l’assemblea scolastica al completo, davanti alla quale il Rettor Maggiore ha sottolineato l’importanza dei sogni per i giovani e li ha incoraggiati con passione a seguire sempre i loro sogni, perché questa è la strada per la felicità. Inoltre, per un’ultima volta davanti ai giovani australiani, ha suonato delle canzoni in spagnolo, che hanno fatto cantare e ballare tanti dei presenti.

Il Rettor Maggiore si è poi diretto verso il camposanto salesiano che accoglie i resti mortali di tanti salesiani defunti di tutta l’Ispettoria. Lì, oltre a sostare per un momento di preghiera silenziosa, ha piantato un albero e ha seppellito una capsula del tempo che sarà aperta in occasione del prossimo centenario.

Don Á.F. Artime ha anche presenziato alla manifestazione del “Don Bosco Derby”, una giornata di competizione amichevole tra le scuole attraverso una vasta gamma di attività e giochi, e nell’occasione si è brevemente cimentato nel Football Australiano.

Un’ultima tappa presso la locale comunità salesiana è stata d’obbligo, per visitare i salesiani presenti e benedire il monumento ai benefattori, dedicato a tutti coloro che hanno sostenuto la missione salesiana in Australia-Pacifico fin dai suoi inizi, nel 1923.

Il Rettor Maggiore è poi stato accompagnato all’aeroporto per intraprendere il viaggio che lo avrebbe portato in Spagna, sede della sua successiva visita di animazione.

Tweet