La spedizione di pasti, soprattutto a base di riso, è stata inviata alla Fondazione Salesiana “Don Bosco” e poi distribuita a nove centri nella seconda metà del 2022. I destinatari delle spedizioni – enti che lavorano direttamente con gli immigrati haitiani – comprendono le Figlie di Maria Ausiliatrice, il Centro “Montalvo”, l’opera “Hogar Escuela Santo Domingo Savio”, la Parrocchia di Nostra Signora di Altagracia, l’Associazione degli Scalabriniani, l’Associazione delle persone con disabilità fisico-motorie, la Parrocchia di Villa Juana, Corazón de Jesus (Pastorale della Famiglia) e la Fondazione “Cruz Jiminian”.
Va ricordato che, mentre tanti restano in attesa dei documenti per entrare nel Paese, molti altri immigrati rimangono all’interno dei centri di detenzione prima di essere poi rimandati indietro ad Haiti. Tuttavia, non c’è abbastanza spazio nei centri per tutte le persone che arrivano. Ricevere almeno un pasto al giorno è importante per la loro salute e fornisce grande tranquillità alle autorità ed organizzazioni che lavorano con loro.
La Fondazione Salesiana “Don Bosco” ha fornito sostegno a giovani e famiglie in situazioni vulnerabili. La Fondazione, si ricorda, ha 16 centri in tutto il Distretto Nazionale, Santo Domingo Est, Barahona, La Vega, Jarabacoa, Moca, Santiago e Mao.
Marimenia Antonia, che vive nella comunità di Las Rosas, è una dei beneficiari di questa recente donazione. “Questo riso è stato di aiuto, non solo per la mia famiglia, ma per tutti gli immigrati haitiani che si trovano nei centri di detenzione al confine tra la Repubblica Dominicana e Haiti – ha spiegato –. Alcuni vengono detenuti anche più giorni e le autorità dominicane non danno loro cibo, ma attraverso il Centro ‘Montalvo’, possono avere almeno un pasto al giorno”, ha proseguito.
Secondo l’UNICEF quasi la metà dei minorenni nella Repubblica Dominicana vive in povertà. Anche se l’economia del Paese è in miglioramento, i poveri ancora faticano ad ottenere cibo sufficiente per sfamarsi e per accedere ad acqua potabile sicura e ad alloggi adeguati. Solo il 30% dei giovani finisce la scuola primaria e solo il 18% finisce la scuola secondaria in tempo. Gli istituti scolastici, inoltre, sono in cattive condizioni, con quasi la metà che non ha accesso all’acqua potabile e più del 60% senza servizi igienici adeguati.
Fonte: Mission Newswire