Numerosi gli ospiti illustri intervenuti. Le relazioni, infatti, sono state svolte da suor Alessandra Smerilli, Segretario del Dicastero vaticano per il Servizio dello sviluppo umano integrale; Luca Ricolfi, sociologo e docente di analisi dei dati, collegato da remoto; Roberto Cingolani, Fisico e Consigliere di Governo per l’energia; Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali; Paola Frassinetti, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Presenti anche il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, con l’assessore regionale alla Formazione Marco Scajola, l’assessore al Lavoro Augusto Sartori e l’assessore alla Scuola Simona Ferro, e Rettore dell’Università degli Studi di Genova, Prof. Federico Delfino.
Ad apertura dei lavori il saluto del sindaco di Genova, Marco Bucci: “I Salesiani hanno fatto tantissimo nel mondo – ha detto il primo cittadino –. Sono una delle opere più importanti soprattutto per i giovani, e qui a Genova hanno un ruolo fondamentale, sono presenti nel cuore delle persone, perché in tanti sono passati da loro fin dagli ultimi anni dell’800. Oggi celebriamo i 150 anni dei Salesiani nella nostra città, e tutti i grandi passi in avanti che sono stati fatti per l’educazione dei giovani e il loro inserimento nel mondo del lavoro (…) Non posso che ringraziare, quindi, i Salesiani che, soprattutto nell’area di Sampierdarena, ma non solo, hanno contribuito a questo, creando anche una forte presenza civica per chi vive lì, dando speranza nel futuro e nella società civile. 150 anni di cui siamo fieri”.
“L’opera Don Bosco è una realtà importante del nostro territorio, con una funzione strategica per la riduzione della dispersione scolastica dei nostri giovani” ha aggiunto da parte sua il Presidente della Regione.
Il convegno ha poi approfondito, grazie alle voci degli autorevoli esperti convenuti, informazioni e testimonianze sulla condizione dell’educazione, della formazione professionale, del lavoro e dei giovani in Italia. Uno scenario che vede una quota di abbandoni scolastici tra le più alte dell’Unione Europea (13,1% di dispersione) che corrisponde - in termini assoluti - a circa 543 mila giovani. Ed è emerso anche che in Italia ci sono due milioni di posti di lavoro per i quali non si trova personale adeguato, ma al contempo ci sono anche due milioni di disoccupati che non riescono a trovare lavoro.
Per questo don Maurizio Lollobrigida, Delegato del Centro Nazionale Opere Salesiane Formazione e Aggiornamento Professionale (Cnos-Fap) Liguria ha spiegato: “Questo è un convegno che vuole mettere al centro i giovani, generare futuro attraverso alleanze vincenti, e anche attraverso la formazione professionale. C’è un numero smisurato di giovani che sono stati male orientati, hanno abbandonato i percorsi scolastici, i famosi Neet e non solo loro. Queste persone hanno bisogno di qualcuno che possa intercettarli, attraverso quello che poi è il principio di sussidiarietà e che consente a noi, enti di formazione professionale, insieme a istituzioni e a tutti gli amici che portano avanti questo tipo di progetto, di poterli aiutare a entrare nei percorsi virtuosi di formazione, che li portano poi a essere uomini e professionisti di qualità, la cosa per noi più importante”.