Presso l’istituto, animato dalle Suore della Carità di Gesù, XI gruppo della Famiglia Salesiana, il Natale è sempre un periodo di grande festa. Un tempo i regali, il cibo e le feste erano la norma. Dopotutto, nella cultura filippina sono radicate celebrazioni natalizie sontuose, a volte persino ostentate. Ma dal 2016, grazie all’impegnativo ma necessario discernimento dei valori fondamentali della scuola, sono state introdotte pratiche e tradizioni allineate con valori quali l’abnegazione, l’obbedienza, il rispetto, l’integrità, la semplicità e l’eccellenza. Guidati dall’esempio delle suore, insegnanti e personale laico, genitori degli allievi, exallievi, e gli stessi studenti stanno trovando nuovi modi per celebrare e riscoprire il Natale.
Da qualche anno, ad esempio, gli studenti hanno rinunciato al tradizionale scambio di regali, a favore della condivisione di messaggi augurali su biglietti fatti a mano o di regali fai-da-te. Come ha testimoniato uno degli allievi, infatti, il clima di comunione e l’allegria che si generano impegnandosi in queste attività valgono più dei semplici oggetti.
Allo stesso tempo, insegnanti e dipendenti partecipano a quella che sta diventando un’altra tradizione, la sfida di Natale: i gruppi del consiglio pastorale educativo si riuniscono per animare varie attività scolastiche nei settori della pastorale per l’ambiente, l’emarginazione e disagio, con le popolazioni indigene e la pastorale familiare. Le varie attività di sensibilizzazione sono pianificate organicamente e condotte nelle comunità vicine all’istituto, e a volte anche all’interno della scuola, e mirano a portare ovunque lo spirito di gioia del Natale. Durante la festa di Natale della scuola, i gruppi presentano i video dei loro progetti di sensibilizzazione e condividono in modo significativo le loro intuizioni e riflessioni.
Ancora, il consiglio genitori-insegnanti ha condotto attività natalizie sia all’interno, sia all’esterno dell’istituto, riuscendo a beneficiare le guardie di sicurezza e i dipendenti non docenti della scuola e a distribuire doni alle comunità più bisognose individuate dallo stesso consiglio.
Mentre gli animatori studenteschi e gli exallievi organizzano una festa di Natale per i giovani emarginati, ispirata all’Oratorio di Don Bosco, che ha compreso anche un incontro di catechesi e la consegna di generi essenziali perché anch’essi potessero vivere una celebrazione natalizia dignitosa nelle rispettive famiglie.
Infine, il coro della scuola “Voces Inspirare” e la squadra di robotica del centro si sono uniti per uno spettacolo di musica e luci a favore del Progetto “Bartolomeo Garelli” dell’istituto, un fondo che raccoglie risorse per l’educazione degli studenti bisognosi dell’ultimo anno delle superiori.
Kaybee de Ocampo,
Collaboratore Laico
Fonte: AustraLasia