Grazie al progetto quinquennale “Walking Anew!” (Camminare di nuovo!), promosso e realizzato dall’”Universidad Don Bosco” (UDB) di San Salvador, a El Salvador una nuova generazione di medici riabilitatori ha potuto imparare ad applicarsi per trasformare la vita delle persone con disabilità motorie.
Il progetto – reso possibile dalla collaborazione tra “Salesian Missions”, l’Agenzia Statunitense per lo Sviluppo Internazionale (USAID, in inglese), con il suo ufficio Scuole e Ospedali d’America all’Estero (ASHA), e la stessa UDB – ha ampliato e migliorato le strutture della Scuola di Scienze della Riabilitazione dell’Università Don Bosco e le attrezzature utilizzate per formare i professionisti della riabilitazione medica.
Invece in India, a Bangalore, il “Don Bosco Job Placement Network”, la rete salesiana di avviamento al lavoro, in collaborazione con la “Bangalore Rural Education and Development Society” (BREADS), l’Ufficio di Pianificazione e Sviluppo dell’Ispettoria di Bangalore (INK), organizza fiere del lavoro per le persone disabili in cerca di occupazione.
Ad uno degli ultimi appuntamenti realizzati, la “Quess Corp. Pvt. Ltd.” di Bangalore ha reclutato diversi candidati per lavorare nel magazzino, nei suoi servizi di outsourcing di processi aziendali, e-commerce, imballaggio e fatturazione. Il coordinatore del “Don Bosco Job Placement Network” e l’équipe della Quess hanno assistito i candidati nella consulenza professionale e nella spiegazione dei ruoli lavorativi e dei circa 40 candidati che hanno fatto domanda per i vari lavori, 12 hanno ricevuto un’offerta immediata e altri sono stati selezionati per un futuro inserimento.
Un altro esempio scintillante dell’impegno salesiano per le persone con disabilità viene offerto dalle attività realizzate presso il centro per il trattamento integrale e la riabilitazione dei pazienti affetti da lesioni al midollo spinale del Messico. In corso di finalizzazione a Guadalajara, il centro è sostenuto dai finanziamenti che “Salesian Missions” ha ricevuto dal programma “Scuole e Ospedali Americani all’Estero” (ASHA, in inglese) dell’Agenzia Statunitense per lo Sviluppo Internazionale (USAID).
Il centro, che esprime una particolare attenzione ai giovani, sarà dotato di tecnologie all’avanguardia e risorse innovative, e oltre a curare i pazienti, il centro genererà e diffonderà nuove scienze e tecnologie, e svilupperà nuovi percorsi di scienze e tecnologie per il trattamento, la cura e la riabilitazione dei pazienti con lesioni al midollo spinale, volti ad offrire loro maggiore indipendenza e reintegrazione.
Si prevede che nei primi quattro anni di attività il centro potrà accompagnare almeno 500 pazienti con lesioni al midollo spinale, soprattutto giovani e adulti di età compresa tra i 12 e i 35 anni che vivono in condizioni di povertà e di elevata vulnerabilità.
Infine, dalla Spagna arriva la bella testimonianza della squadra “Eyser” del “Cadiz Virgili Don Bosco”, un club di calcio a 5 fondato presso l’Istituto “Don Bosco” di Cadice. Nel 2021 l’istituto ha ampliato la sua offerta sportivo-educativa con una squadra dedicata alle persone con disabilità e dedicata alla memoria di George Eyser, il primo atleta olimpico disabile, che vinto sei medaglie come ginnasta.
Il Cadiz Virgili Don Bosco ha attualmente diverse squadre impegnate in tornei e allenamenti, e le sue squadre sono gestite da allenatori qualificati e certificati che, con il supporto della comunità salesiana, promuovono la cura e lo sviluppo individuale degli atleti. Gli allenamenti dei membri della squadra “Eyser” si svolgono gratuitamente il lunedì e il mercoledì al fine di “raggiungere una maggiore integrazione nello sport”, come ha affermato il salesiano dell’opera di Cadice don Rafel Cazorla.
Da parte sua don Gus Baek, Responsabile di Salesian Missions, conclude: “I minori disabili che vivono in povertà hanno ancora meno probabilità di frequentare la scuola e di avere le stesse opportunità dei loro coetanei… Per questo i programmi salesiani in tutto il mondo facilitano progetti sociali ed educativi che aprono la strada alla ricerca avanzata, all’apprendimento e all’innovazione che favoriscono l’inclusione delle persone con disabilità”.