In questa edizione, visto il gran numero di giovani che hanno deciso di partecipare, sono stati formati due grandi gruppi per svolgere tutte le attività previste per ogni giornata, ma separatamente e in orari diversi.
Dopo l’inaugurazione del 30 luglio, il secondo giorno del Campobosco ha portato i partecipanti – alternati con diversi orari per i due gruppi – a visitare la Barcellona salesiana. Essi sono stati pertanto al Museo Martí-Codolar e si sono potuto immergere nella storia salesiana, con quella visita speciale che Don Bosco fece a Barcellona tra l’aprile e il maggio del 1886, ricordando la storica fotografia del 3 maggio 1886, con Don Bosco seduto, circondato dai ragazzi orfani dell’oratorio di Sarriá, insieme ad alcune personalità della società barcellonese, la Venerabile Doña Dorotea de Chopitea, e Don Rua, tra gli altri. Inoltre, si sono recati nelle presenze salesiane di Can Prats, della parrocchia di Maria Ausiliatrice di Sarriá e nella vicina Torre Gironella; e il Tempio Espiatorio del Sacro Cuore di Gesù sul monte Tibidabo, affidato ai Salesiani, dove, oltre a godere di una vista spettacolare sulla città di Barcellona, hanno potuto visitare la Cripta con la cappella per l’adorazione perpetua del Santissimo, e la Chiesa superiore, ai piedi dell’enorme statua di Gesù alta 8 metri.
Il 1° agosto è stato il giorno di un lungo viaggio di oltre 14 ore in pullman che ha portati tutti i membri del Campobosco2022 presso Castelnuovo Don Bosco, in Italia, e in particolare nella frazione del Colle Don Bosco, dove nacque il Santo dei Giovani.
Martedì 2, ormai sulla “Terra Santa salesiana”, il primo gruppo ha potuto visitare alcuni dei luoghi più emblematici di quel luogo. Tra questi: la casetta dei Becchi, dove il piccolo Giovannino visse fino ai 12 anni; il Tempio Don Bosco, costruito sul luogo della cascina Biglione - dove lavorava il padre di Don Bosco – e articolato in una basilica superiore e una inferiore; la casa di Giuseppe, costruita dal fratello di Don Bosco, il cui piano terra è stato ristrutturato per diventare l’attuale cappella dedicata alla Madonna del Rosario, e che anche il museo della vita contadina nell’Ottocento astigiano; il monumento a Giovannino Prestidigitatore; il Prato e la Cappella del sogno dei 9 anni; il Monumento a Mamma Margherita o il Museo Etnografico Missionario.
Nel pomeriggio hanno fatto seguito un momento di incontro per gruppi e una liturgia penitenziale, presieduta dal Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile della Congregazione Salesiana, don Miguel Ángel García Morcuende.
Il secondo gruppo, invece, ha iniziato la sua giornata con una Messa nella basilica superiore del tempio, presieduta da don Juan Carlos Pérez Godoy, Consigliere per la Regione Mediterranea, che nella sua omelia ha parlato loro dei tre temi che Don Bosco approfondì e su cui maturò una sua personale visione negli anni che visse a Chieri – località che i ragazzi avrebbero poi visitato in quella mattinata. Il salesiano ha perciò indicato il valore del discernimento vocazionale, quello dell’amicizia spirituale –evidenziando alcuni dei buoni amici che Giovanni Bosco ebbe durante il suo periodo a Chieri, tra cui l’ebreo Giona e Luigi Comollo – e infine l’importanza dello zelo pastorale che bruciava nel cuore di Giovanni Bosco, che lo porterà a creare la “Società dell’Allegria”.
Dopo la celebrazione i membri del secondo gruppo sono dunque partiti alla volta di Chieri, con tappe presso la cattedrale, il celebre Caffè Pianta dove Don Bosco lavorò e soggiornò per sei anni, il seminario dove studiò… ; e successivamente hanno raggiunto anche i borghi di Castelnuovo Don Bosco, molto vicini alla casa natale in località, dove Giovanni Bosco ricevette i sacramenti del Battesimo e della Comunione e trascorse parte della sua infanzia; e hanno visitato Morialdo e Mondonio, luoghi intimamente legati al primo frutto di santità dell’Oratorio di Don Bosco, San Domenico Savio.
Per tutti i giovani e i loro accompagnatori che stanno prendendo parte al Campobosco 2022, l’intensa giornata si è conclusa con un’emotiva processione con fiaccolata attorno al Tempio Don Bosco, e preghiera finale all’interno della basilica.
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